Palermo: arrivata l’auto della strage di Capaci

Sul luogo della strage di Capaci, a 25 anni dalla terribile esplosione sull’autostrada, è stato scoperto il telo che nascondeva l’auto “quarto Savona quindici”, la vettura di scorta del giudice Giovanni Falcone, accartocciata dall’esplosione.

Il ministro dell’interno, Marco Minniti e il capo della polizia Franco Gabrielli sono giunti nel giardino della memoria. Con loro Tina Montinaro e Rosaria Schifani, vedove di Antonio Montinaro e Vito Schifani, poliziotti della scorta di Giovanni Falcone, morti con lui e col collega Rocco Diccillo nella strage.

“Questa vigilia di sangue a Palermo è un fatto terribile. Sono in corso le prime indagini per capire se c’è una strategia più ampia di quella che sembra in questo momento essere un regolamento di conti interno ad un mandamento mafioso di Palermo, ma non si può dire nulla di definitivo perché ci sono indagini intensissime in corso”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, entrando in aula bunker per il 25esimo anniversario della strage di Capaci, commentando l’omicidio del boss Dainotti ieri a Palermo.

“Chi lo vuole leggere come messaggio può leggerlo – ha detto Roberti – come tale ma credo che questo episodio sia svincolato dalla circostanza del 25esimo anniversario della strage di Capaci, ma ci richiama a necessità. Non bisogna abbassare la guardia perché nonostante grandi risultati conseguiti, la mafia esiste ancora e c’è ancora tantissimo da fare”.

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