Messina: teatro Vittorio Emanuele, la Fp cgil prende le distanze dal commissario Jervolino

La FP Cgil ha appreso dagli organi di stampa che il commissario Jervolino ha assolto al compito assegnatogli dall’Assessore Barbagallo con il D.A. N. 2/2017.

Apprendiamo con curiosità che sono  finalmente pronti gli atti relativi all’equiparazione del personale del teatro, attesa da ben 20 anni,  ma nello stesso tempo non possiamo fare a meno di rilevare  lo statuto per la parte riguardante il personale non è stato sottoposto  alle organizzazioni sindacali, forse per “mera dimenticanza” da parte del commissario Jervolino- commentano Clara Crocè Segretaria Generale della FPCGIL e Rosa Raffa responsabile del comparto.

Nutriamo molti dubbi sulla veridicità di alcune affermazioni del commissario Jervolino in particolare su quella dove sostiene: “di avere portato a termine il suo mandato che comprendeva anche l’adozione della pianta organica”.

Al riguardo piacerebbe chiedere se lo stesso abbia provveduto ad adottare regolamento organico. Quello che sta accadendo al Teatro ha dell’inverosimile sembra di assistere ad uno show di quarta categoria. Il duo commissario e sovrintendente sembrano recitare la parte dei dilettanti alla sbaraglio  Eppure abbiamo ripetuto più volte i  semplici i passaggi da effettuare per rendere il teatro di Messina vivo, funzionale e in grado di fare una produzione propria e invece in questi anni tutte le richieste della FP Cgil sono rimaste inascoltate.

Dotazione organica e fabbisogno triennale del personale – continuano Crocè e  Raffa – quando parliamo di personale non intendiamo tutelare solo quello amministrativo, di cui il teatro ha bisogno per muovere la macchina amministrativo, ma di tutte quelle figure professionali utili al funzionamento di un teatro. Perché il teatro di Messina non ha proprie masse artistiche? Perché gli altri teatri siciliani le hanno e Messina NO? La deputazione messinese  cosa ha fatto e dove è stata fino a ora?

Dove è finito il famoso 20% per la stabilizzazione dell’orchestra e dove è finito il famoso emendamento di 800.000 € che doveva essere utilizzato per assumere e far lavorare  le masse artistiche?

La FPCCgil dice basta alle belle parole  vuole i fatti. Tanto fumo e niente arrosto!!  Equiparazione completa del personale che passa dall’applicazione di tutti gli istituti contrattuali e di tutti gli arretrai dovuti di cui si dovrà fare carico l’amministrazione regionale. Certamente i ritardi di procedure non sono da imputare ai dipendenti ai cui spetta quanto dovuto per legge

Chiediamo  l’approvazione della dotazione organica e del piano del fabbisogno triennale e l’assunzione del personale a tempo determinato in possesso dei requisiti applicando la l.r. 27 del 2016 e  decreto Madia. La città di Messina ha diritto ad un Teatro degno di questo nome, ed altrettanto i cittadini e i lavoratori di questa città bistratta e trattata sempre come città di serie B concludono Clara Crocè e Rosa Raffa.

 

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