Palermo: inchiesta Morace, chiesto l’uso delle intercettazioni telefoniche con Vicari

La procura di Palermo ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni telefoniche delle conversazioni tra l’ex armatore Ettore Morace e Simona Vicari, parlamentare di Ap ed ex sottosegretario alle infrastrutture.

La parlamentare è indagata per corruzione nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Morace e del candidato a sindaco di Trapani, Girolamo Fazio. L’invhiesta è coordinata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi.

Si tratta di intercettazioni indirette. Le utenze messe sotto controllo, infatti, non erano quelle di Vicari, ma di Morace. In questo contesto gli investigatori hanno registrato alcune conversazioni telefoniche fra l’armatore e la parlamentare.

In casi del genere la legge prevede che per l’utilizzo a carico del parlamentare serva l’autorizzazione della camera di appartenenza, in questo caso il Senato.

Maria Chiara Ferraù

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