Ragusa: arrestato romeno, la polizia recupera un quintale di rame

Agenti dell’ufficio volanti della questura di Ragusa hanno arrestato un romeno colto in flagranza di reato di furto di cavi di rame. Il prezioso “oro rosso” era stato rubato all’interno di un edificio di un ex mulino.

L’uomo, dopo aver avuto abusivamente accesso allo stabilimento, con l’utilizzo di una tenaglia in ferro, ha rotto l’intero impianto elettrico strappando dalle rispettive canalette tutti i cavi elettrici per ricavarne il rame presente al suo interno.

Non soddisfatto ha anche totalmente distrutto un macchinario utilizzato come argano, riuscendo a recuperare un altro elemento metallico in rame di notevole spessore.

L’edificio, di grandi dimensioni, è stato letteralmente depredato di ogni filo elettrico presente al suo interno, permettendo al 45enne romeno di accumulare un quantitativo di quasi un quintale di materiale elettrico da cui estrarre il prezioso metallo ormai conosciuto come oro rosso.

Sono stati alcuni cittadini a notare dei movimenti circospetti dell’uomo e li hanno segnalati al 113. La sala operativa ha fatto convergere immediatamente sul posto due volanti in servizio di controllo del territorio. Gli agenti, dopo aver scavalcato l’inferriata, si sono portati all’interno sorprendendo l’uomo intento a trafugare gli ultimi spezzoni di cavi di rame ancora presenti.

L’uomo, alla vista degli agenti, ha cercato una disperata fuga, ma dopo un inseguimento a piedi è stato raggiunto e bloccato. Subito dopo all’interno dell’edificio gli agenti hanno trovato una grande quantità di cavi elettrici di varie dimensioni e spessore, parzialmente nascosti all’interno di alcuni sacchi, pronti per essere trasportati altrove. Recuperata anche una tenaglia in ferro con la quale l’uomo aveva totalmente divelto l’intero impianto elettrico con un importante danno alla struttura.

Il cittadino rumeno, senza fissa dimora, non ha potuto fare altro che ammettere che era lì per appropriarsi dei cavi in rame presenti all’interno dell’edificio. Sul posto è sopraggiunto il proprietario dell’ex mulino che ha presentato regolare denuncia e a cui è stata interamente restituito quanto sottratto.

Il cittadino comunitario è stato sottoposto agli accertamenti sull’identità personale e dichiarato in stato di arresto per furto aggravato di ingente quantità di rame. Su disposizione del P.M. di turno è stato tradotto nel carcere di Ragusa.

                           

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