Catania: “fermare i saccheggi di rame”

Riceviamo e pubblichiamo

La situazione legata ai continui furti di rame sta letteralmente mettendo in ginocchio la città metropolitana di Catania. L’oro rosso sparisce dai lampioni, dai tombini e persino dalle centraline lasciando molte delle principali arterie cittadine e interi rioni completamente avvolti dall’oscurità.

Il viale Mediterraneo è solo l’ultimo caso di una lunga lista che per tanto tempo ha visto pure l’asse attrezzato tra le arterie da percorrere con gli abbaglianti accessi.

Spesso non c’è neanche il tempo di ripristinare la pubblica illuminazione danneggiata visto che i ladri ritornano alla carica, nello stesso posto, nel giro di pochi giorni. Il risultato? Centinaia di migliaia di euro di danni che pesano sulla collettività non solo sotto l’aspetto economico ma, anche, sotto il contesto che riguarda la vivibilità e la sicurezza del territorio.

Ecco perché il sottoscritto Vincenzo Parisi, presidente della commissione al Bilancio, lancia la proposta di attivare un’azione preventiva che miri a sostituire nelle strade e nelle zone maggiormente a rischio il rame dagli impianti di illuminazione e dai sottoservizi per sostituirlo con l’alluminio o altri tipi di materiali che assicurino le stesse qualità e la stessa conduzione dell’oro rosso ma a costi notevolmente inferiori e che praticamente non abbiamo valore al mercato nero.

L’esperienza del passato ha ampiamente dimostrato che i ladri non si fermano davanti a lucchetti e serrature oppure di fronte a tombini murati. Le bande perfettamente organizzate riescono in poche ore a far sparire centinaia di metri di rame danneggiando irreparabilmente impianti molto costosi e che richiedono manodopera specializzata. Oggi il rame è il secondo metallo più rubato dopo l’oro.

Il motivo è semplice: le sue quotazioni al mercato nero raggiungono cifre importanti per l’ampio utilizzo che se ne fa nell’edilizia, nei trasporti e nell’industria. Questo è dovuto alle proprietà che il rame possiede, sopratutto in termini di conducibilità elettrica e termica, senza considerare la sua duttilità e malleabilità. Riuscire a cogliere i ladri sul fatto è molto difficile e spesso questi criminali preparano veri e propri falò per ripulire il metallo dai resti di gomma provenienti dal’intelaiatura delle condutture. Nubi di fumo nero e denso che si sviluppano soprattutto nelle periferia sud di Catania.

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