Un giro d’affari da centinaia di migliaia di euro che faceva gola a tre gruppi diversi. È stato scoperto e bloccato dagli agenti della squadra mobile e del comando provinciale dei carabinieri di Siracusa. Tredici le persone arrestate. Sequestrate anche diverse armi.
I tre gruppi erano disposti a discutere su come spartirsi il business, ma anche a risolvere con la forza eventuali ingerenze da parte di chi pensava di poter spacciare fuori dalla propria zona di competenza.
A portare alla luce il vasto traffico di sostanze stupefacenti è stata la direzione distrettuale antimafia di Catania, grazie al lavoro della squadra mobile di Siracusa e del comando provinciale dei carabinieri con l’operazione denominata Aretusa.
Le accuse di cui dovranno rispondere i tredici arrestati vanno dall’associazione a delinquere al traffico di stupefacenti, con l’aggravante dell’appartenenza ad associazione armata. In alcuni casi è stato anche riconosciuto il favoreggiamento della mafia, in particolare del clan Bottaro-Attanasio, attivo a Siracusa.
Figura di spicco fra gli arrestati è Luigi Cavarra, 42 anni, ritenuto il tramite tra il clan e i gruppi che in città si occupano dello spaccio. Proprio Cavarra sarebbe stato promotore di un summit per dirimere alcune tensioni sorte nella gestione del traffico, con l’incontro che sarebbe sfociato in un’aggressione fisica volta a ribadire il ruolo preminente dei Bottaro-Attanasio.
La droga finanziava le attività della cosca e il suo commercio era una delle fonti di finanziamento più importante. È stato fondamentale riuscire a lavorare contemporaneamente ai tre gruppi criminali per evitare il riischio di colpire una parte, favorendo le altre.
Le manette sono scattate ai polsi di Luigi Cavarra, Salvatore Catania, Agostino Urso, Gianfranco Bottaro, Daniele Romeo, Francesco Satornino, Lorenzo Vasile, Francesco Cannata, Francesco Calì, Andrea Abdoush, Emanuele Scattamagna, Gaetano e Luigi Urso.
Maria Chiara Ferraù