Catania: confiscati beni per 27 milioni di euro a Francesco Cerbo

Beni per un valore di 27 milioni di euro sono stati sequestrati dagli agenti della guardia di finanza di Catania a Francesco Ivano Cerbo, 57 anni, su disposizione della procura di Catania.

L’uomo era stato arrestato ad aprile del 2014 e ora è imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione “Scarface” condotta dal nucleo di polizia tributaria nei confronti del clan Mazzei detto dei Carcagnusi.

In questo contesto, il ruolo di Francesco Ivano Cerbo era emerso anche per via dell’intestazione dei beni riconducibili al clan. La DDA di Catania e i militari del nucleo di polizia tributaria da subito hanno avviato mirate indagini patrimoniali nei confronti del Cerbo e del proprio nucleo familiare, volte a verificare la coerenza del patrimonio posseduto e del tenore di vita con i redditi dichiarati.

Le indagini delle fiamme gialle hanno consentito di individuare i beni mobili e immobili illecitamente conseguiti da Cerbo, consentendo alla procura di proporre sia misure di prevenzione personali che il sequestro anticipato dei beni nella disponibilità dell’appartenente al clan Mazzei.

Il tribunale di Catania, a maggio del 2015, aveva disposto il sequestro, in via cautelativa, dell’ingente patrimonio accumulato da Cerbo. Il provvedimento di oggi applica a Cerbo la misura della sorveglianza speciale per un anno e sei mesi e ordina la confisca di 13 quote societarie, 28 immobili per lo più localizzati ad Anzio (Roma), 2 automezzi e 5 rapporti bancari. Il patrimonio confiscato sarà ora affidato all’agenzia nazionale per i beni confiscati.

Maria Chiara Ferraù

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