È stata denominata freezer l’operazione antimafia condotta dalla Dia ad Alcamo nel trapanese e che ha portato all’arresto di sei persone. Fra loro il capo mandamento, un medico già condannato per mafia, diceva: “io mezza provincia di Trapani comando”.
I fedelissimi del super latitante Matteo Messina denaro si riunivano nella cella frigorifera di un fruttivendolo di Alcamo per discutere delle questioni più delicate. Summit di 10 minuti al massimo, con tanto di giacche e cappotti, ovviamente.
Secondo i mafiosi, al fresco pensavano di essere al sicuro da microspie e telecamere. E invece i poliziotti della squadra mobile di Trapani sono riusciti a trasformare la cella frigorifera dei summit nel “confessionale” del grande fratello. È scattato un altro blitz, coordinato dalla procuratrice aggiunta di Palermo, Teresa Principato e dai sostituti Carlo MArzella e Gianluca De Leo.
Il nuovo capo del mandamento mafioso di Alcamo è Ignazio Melodia, ‘u dutturi, ex medico dell’ufficio d’igiene della cittadina trapanese, rimasto in carcere dal 2002 al 2012, i pentiti dicono che fu Matteo Messina Denaro in persona a tenerlo a battesimo per la “punciuta”. Una volta scarcerato, Melodia è tornato a ricoprire il massimo incarico sul territorio.
Insieme al medico boss sono state arrestate cinque persone. È stato un imprenditore a registrare di nascosto il boss medico mentre recitava il monologo del padrino “Io mezza provincia di Trapani comando”. E avevano davvero ragione i mafiosi più vicini al superlatitante ad essere ossessionati da microspie e telecamere. Inoltre, secondo le intercettazioni, il medico boss si era impegnato nella campagna elettorale per le ultime amministrative ad Alcamo nel 2015.