Valle del Mela: “no all’inceneritore”, cittadini vs Soprintendenza

Cresce la rabbia dei cittadini della Valle del Mela a Messina per la singolare richiesta della Soprintendenza di annullare il parere contrario sull’inceneritore di A2A rilasciato in precedenza dalla stessa soprintendenza.

Una decisione quanto mai strana e sospetta. Molti cittadini hanno il sospetto che i pubblici uffici siano stati utilizzati per scopi che non hanno nulla a che vedere con i nobili compiti di tutela e valorizzazione dei beni culturali che spettano proprio alla Soprintendenza.

Nella nota, firmata dal nuovo soprintendente Orazio Micali, le argomentazioni appaiono “degne del ricorso che A2A ha presentato proprio contro il parere della soprintendenza” che adesso viene contestata dai cittadini in una nota. Il soprintendente dovrebbe rappresentare la soprintendenza e quindi intervenire per difendere il parere e non l’esatto opposto di quanto fatto con la nota del 19 gennaio scorso.

Un mese e mezzo fa è stato approvato il piano paesaggistico che vieta la realizzazione di altri grossi impianti industriali nella valle del Mela, dunque anche l’inceneritore. Si aspetta adesso la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. È ovvio che A2A stia cercando di fare l’impossibile per salvare il proprio progetto.

Il soprintendente Micali nelle sue otto pagine di contestazioni sollevate al precedente parere negativo, “non sembrano sensate. Si tratta infatti di contestazioni frutto di travisamenti, insinuazioni gratuite, quando non veri e propri clamorosi abbagli”.

“Ad esempio si imputa al precedente parere di aver applicato alcune norme del Piano e non altre: ma è chiaro che il Piano si articola in 128 pagine e che il parere abbia preso in considerazioni solo le norme rilevanti ai fini della valutazione del progetto. Le norme che, secondo Micali, sarebbero state “trascurate” a ben vedere non c’entrano nulla con il progetto dell’inceneritore.

Inoltre, seguendo un argomento già utilizzato da A2A, Micali si chiede come mai sia stato dato parere contrario all’inceneritore, mentre in precedenza la Soprintendenza ha autorizzato altri impianti nella stessa Centrale, come ad esempio il fotovoltaico ed il solare termodinamico. Ma Soprintendente, ci è o ci fa? Ma le pare che l’impatto ambientale e paesaggistico dell’inceneritore (che, per stessa ammissione di A2A, sarebbe visibile a decine di Km di distanza) sia comparabile con quello degli impianti fotovoltaici e di solare termodinamico, che dall’esterno della centrale non sono neanche visibili?

Ovviamente abbiamo già provveduto a dettagliare per iscritto queste ed altre osservazioni sulla recente nota di Micali sia al Dipartimento regionale che al Ministero dei beni culturali” scrivono i cittadini della valle del Mela costituitisi in comitato.

Adesso il dipartimento regionale dei beni culturali, presieduto da Gaetano Pennino, dovrà decidere se accogliere o rigettare la “paradossale richiesta della soprintendenza di annullare il precedente parere negativo sull’inceneritore del Mela”. Da questa decisione dipenderanno anche le mosse del ministero dei beni culturali, il cui parere sull’inceneritore è vincolante.

Intanto si attende la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del piano paesaggistico dell’ambito 9 approvato il 29 dicembre 2016 dall’assessore regionale Carlo Vermiglio. Un piano che mette “fuori legge” il progetto dell’inceneritore A2a, a prescindere da pareri e giravolte degli enti pubblici. “Eppure la pubblicazione del piano – si legge nella nota – tarda ad arrivare. Dopo quanto accaduto in soprintendenza, ogni dubbio sui reali motivi di tale ritardo è comprensibile. Naturalmente il dipartimento regionale dei beni culturali ed il servizio gazzetta ufficiale della Regione Siciliana possono fugare ogni dubbio, come noi auspichiamo, procedendo ad una celere pubblicazione del piano paesaggistico e rigettando la richiesta di annullamento del parere negativo al progetto di A2A”.

(foto di repertorio)

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