Ragusa: tratta nigeriani, gli arrestati

Sono sei le persone arrestate questa mattina dagli agenti della polizia di Stato di Ragusa e Padova. Smantellata un’organizzazione che gestiva una tratta di nigeriani, in particolare donne e minorenni, da avviare alla prostituzione a loro insaputa.

Le manette sono scattate ai polsi di Mondey Idhen, 37 anni, l’omonimo e coetaneo Godmin Idhen e la moglie di quest’ultimo Osazee Egbenayaliya, 20 anni, a cui è contestato il reato di associazione per delinquere, tratta di connazionali, anche di minore, e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La coppia era destinataria anche di un mandato di cattura europeo, emesso dal Belgio. Fermati anche Usar Harison, 31 anni, indagato per la tratta di una minorenne e Lucky Aiyeki, 35 anni e Nosa Uriah, 25 anni, accusati di spaccio di stupefacenti connesso al traffico di esseri umani.

L’operazione denominata catene spezzate era stata avviata dopo l’arrivo a Pozzallo, nel ragusano, nel maggio del 2016, di una migrante nigeriana minorenne che aveva rilevato di essere stata portata in Italia da un’organizzazione di trafficanti di esseri umani con la promessa di un lavoro, ma che in realtà era destinata alla prostituzione su strada per metterle a reddito.

Intercettazioni e indagini hanno permesso di accertare che a Padova operava un gruppo di nigeriani che era il termine per l’Italia e il Nord Europa di un’organizzazione internazionale che gestiva un traffico di esseri umani e di immigrazione clandestina.

I guadagni del gruppo criminale, compresi quelli provenienti dal traffico di droga, venivano reinvestiti per far arrivare in Italia altre vittime che erano “stoccate” come merce in Libia dove si trattava il “prezzo” per la loro partenza e dove giovanissime e minorenni erano anche vittime di violenze sessuali.

Maria Chiara Ferraù

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