Capo d’Orlando (Me): capofila di 51 comuni per progetto di valorizzazione

Capo d’Orlando è il comune capofila del piano di valorizzazione turistica e culturale del Tirreno centrale e della dorsale appenninica della Sicilia. Oggi è arrivata la comunicazione che il progetto è stato ammesso a finanziamento per 300 mila euro a carico del piano di azione e coesione del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Il progetto si è classificato al sesto posto della classifica generale della graduatoria comprendente aggregazioni di 5 diverse regioni del sud italia.. in Sicilia, sono state ammesse a finanziamento anche Palermo, Catania ed Acireale.

Entro la fine di gennaio il sindaco di Capo d’Orlando, Franco Ingrillì, sarà convocato dal ministero per firmare la relativa convenzione per accedere ai fondi. Il progetto prevede la progettazione e la programmazione di un piano turistico e di una strategia d’area per l’ambito territoriale che comprende 51 comuni della dorsale Tirrenica e dell’entroterra della provincia di Messina, da Tusa alle Eolie.

Per il primo cittadino paladino il progetto “rappresenta una tappa fondamentale ed importante per tutta la programmazione turistica e culturale sia nell’ambito delle programmazioni europee, sia di quelle nazionali. È fuori di dubbio – prosegue il sindaco – che il presente ed il futuro delle amministrazioni locali sia legato a questo tipo di risorse. Fare sistema è divenuta una scelta per i comuni, obbligata e anche vincente. Bisogna crederci fino in fondo”.

Tre i principali assi del progetto che prevedono la “valorizzazione del patrimonio storico artistico e naturalistico mediante interventi strutturali”, “dotare il territorio di servizi turistici di qualità con l’incremento di attività imprenditoriali volti al potenziamento dell’industria culturale” e una “governante del territorio in grado di pianificare, implementare e gestire un’offerta turistica unitaria condivisa e integrata”.

Gli obiettivi prefissati prevedono di migliorare la fruizione turistica degli attrattori culturali che ricadono nel territorio, dotare dei requisiti minimi di qualità i beni culturali presenti nell’area, migliorare la fruizione turistica del patrimonio naturalistico e paesaggistico. Inoltre, si vuole sostenere la costituzione e promozione della destinazione turistica unitaria oltre che garantire lo start-up di attività legate all’industria culturale.

Maria Chiara Ferraù

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