Tortorici (Me): verso la festa del patrono. Giovani ripuliscono la campana

Domani entrano nel vivo a Tortorici i festeggiamenti in onore del patrono San Sebastiano. Ieri, intanto, alcuni giovani volenterosi cittadini hanno ripulito il campanone della chiesa madre dagli escrementi e dalla polvere, riportandolo a nuova vita. 

Dopo lo scorso fine settimana caratterizzato dalla fiaccolata detta “a bula” e dalla processione della domenica di alberi di alloro, pianta alla quale San Sebastiano venne martirizzato ed ucciso, domani pomeriggio all’imbrunire si svolgerà la suggestiva e tradizionale “fujitina da vara”.

Fedeli prenderanno il fercolo dalla chiesa di San Francesco dove viene custodito durante l’anno, per riporlo nella centrale chiesa intitolata al Santissimo Salvatore. Da qui verrà ripresa il 19 gennaio, in occasione della religiosa processione delle reliquie. Questa sera, invece, la chiesa di Santa Maria Assunta ospiterà la celebrazione della messa chiamata “a prova”.

Un tempo era in questo giorno che per la prima volta veniva mostrato il simulacro del patrono della cittadina nebroidea ed era questo il giorno in cui si provava il meccanismo della “scalinata”. Con un gioco di carrucole veniva issato da dietro una scalinata in legno riccamente decorata e abbellita da candele, il simulacro di San Sebastiano sul cui capo un angioletto poneva un’aureola. Uno spettacolo suggestivo a detta di chi è riuscito ad ammirarlo e che oggi non si può più fare da quando, con il restauro della chiesa, è stato arretrato l’altare e tolta la balaustra con la ringhiera in ferro battuto. Questa sera al termine della celebrazione liturgica saranno distribuiti “i panitti” di San Sebastiano, mentre domani sera sarà celebrato il vespro solenne a cui seguirà il giorno della festa vera e propria.

La campana di San Sebastiano – prima e dopo

A partire dal primo gennaio, inoltre, nella vallata oricense riecheggia il suono della maestosa campana della chiesa madre, suonata a braccio da volenterosi giovani, in onore del patrono San Sebastiano. Una campana molto imponente, realizzata dagli antichi fonditori della locale fonderia Trusso di Tortorici. Quest’anno la campana si presentava decisamente molto sporca. Ed ecco che, in mancanza di qualcuno che se ne occupasse, un gruppo di giovani volenterosi cittadini di Tortorici, devoti a San Sebastiano e desiderosi di proseguire la tradizione, con buona volontà e delle spugne con l’acqua, hanno ripulito la campana dagli escrementi dei colombi e dalla polvere, riportandola a nuova vita. Segno che con poco, a volte, si può fare tanto e per l’intera comunità.

Maria Chiara Ferraù

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