Catania: tre nigeriani in manette per favoreggiamento della prostituzione

Tre nigeriani sono stati fermati dagli agenti della polizia di Stato di Catania su delega della Dda etnea con le collaborazioni delle squadre mobili di Bologna e Sassari. Le manette sono scattate ai polsi di Elvis Osazee, 30enne arrestato a Bologna; Gift Osayande, 32 anni, arrestato a Bologna e Ken Eghisa Omaragbon, 32enne arrestato a Sassari.

I tre dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone in danno di connazionali, anche minorenni, con l’aggravante della trans nazionalità e, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.

Il provvedimento è stato emesso a seguito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania, avviata lo scorso messe di aprile a seguito delle dichiarazioni rese da una nigeriana minorenne, giunta al porto di Catania.

La giovane ha riferito di essere partita dalla Nigeria alla volta dell’Europa per poter mantenere la propria famiglia, dopo aver contratto un debito di circa 30 mila dinari con una “madame” dimorante in Italia che l’aveva fatta sottoporre da sodali al rito magico denominato Ju Ju. La ragazzina era stata venduta alla “madame” in Italia.

Sono state le dichiarazioni della minorenne ad individuare l’organizzazione criminale con basi in Nigeria, Libia e Italia e ha consentito di individuare il nigeriano Elvis Osazee, all’apice dell’organizzazione criminale che, insieme alla compagna Gift Osawandande gestiva l’illecito traffico di giovani donne nigeriane da trasferire in Italia per essere avviate alla prostituzione.

Nonostante il rifiuto della minorenne di far parte del giro di prostituzione, il gruppo criminale non ha perso troppeo denaro perché ha fatto giungere in Italia nuove giovani vittime da immettere sul circuito della prostituzione su strada in provincia di Bologna. Ken Eghisa Omaragbon, recentemente giunto in Italia, è stato individuato quale soggetto che in Nigeria effettuava la selezione delle vittime da reclutare, le accompagnava presso il voodoo lista per la celebrazione del rito Ju Ju allo scopo di soggiogarle psicologicamente per poi seguire le tappe del loro trasferimento sino alla Libia, curando i rapporti diretti con i trafficanti di persone che organizzavano i viaggi clandestini via mare. L’uomo risultava aver soggiornato in Italia in passato per diversi anni e poi essere rientrato in Nigeria dove aveva iniziato a curare nel paese di origine il reclutamento di giovani connazionali da trasferire in Italia sotto le cure e il controllo diretto dei propri sodali già dimoranti sul territorio nazionale.

I fermati sono stati associati nel carcere di Bologna Giuseppe Dozza e di Sassari, Bancali. Ancora una volta il traffico di esseri umani tra la Nigeria e l’Europa, attraverso la Libia, risulta essere svolto da gruppi criminali organizzati da nigeriani, capaci di effettuare una vera e propria gestione professionale grazie alla ripartizione di ruoli e al numero sempre crescente di vittime procacciate al fine di ottenere sempre maggiori guadagni.

Nel 2016, sotto il coordinamento della procura, la squadra mobile di Catania ha avviato numerose indagini sul fenomeno della tratta di persone, arrestando fino ad oggi 25 nigeriani per il delitto di tratta di esseri umani.

Maria Chiara Ferraù

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