Milazzo (Me): autorità portuale, nuova presa di posizione del consiglio

Il consiglio comunale di Milazzo (Me) ha approvato all’unanimità il documento concordato nel corso di una precedente riunione dei capigruppo e presentato in aula dal consigliere Antonio Foti, che a proposito dell’ormai inevitabile accorpamento del porto di Milazzo all’Autorità Portuale di Gioia Tauro ribadisce la necessità della proroga di 3 anni o in subordine di mantenere per lo stesso periodo la gestione economico finanziaria. In caso di diniego le forze politiche hanno chiesto al presidente della Regione di chiedere l’applicazione di quanto previsto dallo stesso decreto di riordino dei sistemi portuali, ovvero che è possibile proprio su richiesta del presidente della regione interessata, apportare delle modifiche alla legge, al fine di consentire l’inserimento di un porto di rilevanza economica regionale, o di un porto di rilevanza economica nazionale, la cui gestione è stata trasferita alla regione all’interno del sistema territorialmente competente; nonché il trasferimento di un porto a una diversa Autorità di sistema portuale (Adsp), previa intesa con la Regione stessa.

Particolarmente vivace il dibattito che ha preceduto il voto. Molti consiglieri hanno espresso perplessità sull’efficacia di questo intervento anche se il presidente Nastasi ha sottolineato che “Crocetta ha tutte le possibilità per intervenire”. Il consigliere Midili ha invece ricordato che “l’Autorità portuale di Messina-Milazzo è la più forte economicamente, ma la più debole politicamente”, sollecitando la rivendicazione dell’autonomia economica.

Andaloro ha invece contestato quanto detto da De Simone sulle opere che si stanno realizzando sotto la sua gestione (presidenza e commissariamento dell’Autorità Portuale), visto che – ha detto – molte di esse risalgono ad interventi di epoca precedente. Di iniziative portate avanti dalla sua parte politica ha parlato Alesci puntando almeno ad ottenere la proroga di 3 anni, in prospettiva magari di nuove strategie, per cui bisogna fare in modo che il peso politico possa portare ad una soluzione ottimale per il territorio.

Per Simone Magistri “quanto verificatosi conferma l’ennesimo attacco del governo nazionale al territorio, che – ha detto – è favorito anche dall’inerzia della nostra rappresentanza politica a tutti i livelli, con Crocetta in testa. Per questo, nessun atto concreto di opposizione all’accorpamento con Gioia Tauro, per cui adesso le entrate del porto di Milazzo andranno a risanare le critiche condizioni economiche del porto calabrese”.

In chiusura Sindoni ha dato atto della validità del documento presentato, ma ha ravvisato la necessità di studiare altre iniziative, e soprattutto attivarsi per impegnare tutte le rappresentanze politiche, per risolvere questo ed altri problemi della città.

Rodrigo Foti 

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