Palermo: “Catturandi”, parla il poliziotto scrittore

Dopo la messa in onda su Rai1 della fiction televisiva Catturandi, parla IMD il poliziotto scrittore della mitica sezione della squadra mobile di Palermo che si cela dietro una sigla dopo aver arrestato latitanti del calibro di Totò Riina, Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca.

non si possono fare paragoni – dice – perché la realtà del nostro lavoro e della nostra quotidianità è ben diversa da quella partorita dalla fantasia”. IDM in tre libri ha raccontato la vera attività investigativa che lo ha visto coinvolto in prima persona insieme ai suoi colleghi.

L’autore ha raccontato come funzionano le indagini mirate all’individuazione dei boss di Cosa nostra: le intercettazioni ambientali e telefoniche, i pedinamenti, le riprese video, gli appostamenti, le strategie e gli accorgimenti operativi e di legge che hanno portato all’arresto di tanti capimafia tra cui anche Vito Vitale, Salvatore Vitale e molti altri. Nel successivo volume “100% sbirro” del 2010 ha narrato la caccia ai singoli boss attraverso la propria esperienza diretta, gli interventi sul campo, l’approccio umano e professionale nei confronti dei boss e delle loro famiglie, mafiose e di sangue. A lui si sono uniti alcuni colleghi della squadra, identificati dai nomi “di battaglia” che insieme a lui hanno fatto la storia dell’antimafia operativa degli ultimi 20 anni. il libro ha svelato anche le abitudini segrete dei boss.

Un materiale documentario che ha colpito anche la fantasia di numerosi ragazzi delle scuole italiane presso le quali il poliziotto scrittore ha tenuto numerosi incontri finalizzati alla diffusione della legalità e a far crescere una mentalità combattiva e un’etica che sconfessa il presunto “fascino” della criminalità organizzata.

L’ultimo libro di Idm “La catturandi – la verità oltre le fiction” del 2014 traccia il bilancio di una serie eclatante di successi investigativi e si interroga su quanto resti ancora da fare, sui misteri non svelati e sui presunti depistaggi, guardando sempre all’auspicato arresto dell’ultima “primula rossa” di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro.

Una tematica di impatto che adesso è arrivata anche sugli schermi televisivi. La lotta alla mafia è sempre attuale perché non bisogna mai abbassare la guardia.

Maria Chiara Ferraù

 

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