San Filippo del Mela (Me): successo della Dancing art per il musical “La principessa e il ranocchio”

La determinazione e la professionalità sono stati gli ingredienti del successo per il musical “La principessa e il ranocchio”, messo in scena a cura di Salvatore De Mariano, titolare della scuola “Dancing Art”, il quale, nella sua qualità di esperto ballerino e coreografo, in poco più di un mese ha messo su uno spettacolo, che ha deliziato il numeroso pubblico presente in piazza Cannistraci ad Olivarella. Avvalendosi della validissima regista Carlotta Bolognese, i numerosi protagonisti hanno rivisitato la celebre opera di Walt Disney in chiave moderna con uno sguardo attento al vissuto attuale, fatto di inquietudini ed assenza di fantasia. Nel preludio è la stessa Carlotta Bolognese ad esortare gli adulti affinché appoggino i sogni dei loro figlioletti, giacché potrebbero trasformarsi in una luminosa carriera professionale.

Lo svolgersi dell’opera è stata contrassegnata da una scenografia ben concepita, a base di un cromatismoSalvatore De Mariano con ragazza disabile vivace ed accattivante, nonché da un susseguirsi intenso di danze dal più ampio repertorio (valzer viennesi, balli classici e moderni, jazz fusion, bossa nova, ecc.) dove ha brillato per energia, tecnica e plasticità la futura étoile Alessia De Mariano, cui si sono alternati brillanti episodi dialogati, il cui messaggio etico è imperniato sull’invito a non arrendersi mai, poiché il segreto del successo risiede nell’attendere e nell’operare con fermezza. Particolarmente rilevante è stato l’inizio dello spettacolo, che ha visto Salvatore De Mariano danzare con una ragazza diversamente abile a testimoniare l’universale partecipazione di tutti gli individui alla balletto, che non conosce barriere, né ostacoli. Tutti soddisfatti alla fine per l’ampio consenso espresso dagli astanti: “E’ stato un prodotto creato in poco tempo col dedicare soltanto due ore a settimana. – ha sottolineato Carlotta Bolognese – Nonostante l’assenza d’una full immersion ed il fatto che i partecipanti non abbiano seguito un corso di recitazione, siamo riusciti a realizzare qualcosa di grandioso, che ci dà tanta gratificazione”.

Salvatore De Mariano ne ha spiegato invece la finalità: “Il messaggio, che ho inteso recare, è l’amore nel suo concetto assoluto, proveniente dal profondo dell’animo, che si sublima in tutta la sua potenza per tutto il creato”. Fra i protagonisti Stefania Maresca, al terzo anno Sofia Zullo,Davide Borgia ed altri protagonistidi recitazione, ha spiegato il personaggio da lei interpretato: “L’impostore è colui che vuole raggiungere ad ogni costo i suoi obiettivi e costituisce espressione dell’odierna società, dove l’arrivismo regna sovrano senza tenere conto delle aspirazioni dei deboli”. L’aiuto regia Roberta Macrì ha parlato della disabilità: “Essa non è un ostacolo, ma un modo diverso di vivere la vita all’interno della quale la danza è una componente fondamentale”.

Il vocal coach Davide Borgia, impersonante peraltro il ranocchio, ha chiarito la dinamica del suo personaggio: “Esso rappresenta la visione dell’amore spensierato ed innocente auspicando che ognuno possa diventare dolce e naturale ispirandosi al piccolo animale”. Sofia Zullo, nei panni di Charlotte Labouffe, ne ha palesato la consistenza attuale: “La convenzionalità e l’essere viziata fa capire come si sia sempre vissuto di apparenza e doppiezza e la realtà quotidiana non ne fa difetto. Purtroppo la mancanza di sensibilità trionfante non fa apprezzare i valori positivi alla base della convivenza umana”. Antonio Sgrò, nel carattere del padrone di casa, ha commentato la rappresentazione nella sua totalità: “Un musical simpatico e creativo allo scopo di far cogliere l’importanza della favola nei bambini, i quali a causa della tecnologia vedono assottigliarsi sempre più la fantasia col rischio di non essere in grado da adulti di guardare in faccia la realtà”.

L’ultima parola non poteva che essere appannaggio della bravissima Alessia De Mariano: “Danzo da quattordici anni avendo iniziato con i balli di gruppo per poi proseguire col genere classico per approdare nello stile moderno: prova ne è l’ultimo stage frequentato a Roma. La danza è il modo che permette di esprimere ciò che sono e ciò che sento, perché sono dolce e grintosa nella vita così come nel ballo, nella speranza che un giorno possa coronare il mio sogno in qualche compagnia di rilievo nazionale o internazionale”. Indubbiamente degno di lode l’operato di Salvatore De Mariano e la sua “Dancing Art” di diffondere non solo nei teatri, ma anche nelle piazze delle rappresentazioni, come un musical, per avvicinare la gente a quelle forme d’arte e di cultura, che costituiscono un sano fondamento per il progresso della civiltà umana.

Rodrigo Foti 

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