Catania: scovato laboratorio con oltre 200 centraline per rubare auto

Intensa attività di controllo degli agenti delle volanti della questura di Catania che ieri pomeriggio hanno scoperto un laboratorio con oltre 200 centraline pronte per rubare auto di diversi tipi. Numerosi controlli sono statei effettuati in via Goieto, piazza Dante, piazza Risorgimento, piazza Santa Maria di Gesù, piazza Federico di Svevia, Faro Biscari, viale Castagnola, piazza San Placido e via Zia Lisa.

Ottantotto sono state le persone identificate, 48 i mezzi controllati, 54 i soggetti sottoposti a misure di prevenzione e cautelari controllati, 43 le contestazioni al codice della strada, una carta di circolazione ritirata, 6 autoveicoli sequestrati e 7 fermati amministrativamente e una patente di guida sequestrata.

Sempre ieri pomeriggio gli agenti hanno scovato nella zona industriale del capoluogo una “centrale delle centraline”. I poliziotti hanno notato un individuo che camminava a piedi, di corporatura robusta, con una tuta da ginnastica. Alla vista degli agenti si è introdotto con una mossa fulminea in un cortile. Una mossa che ha insospettito gli agenti che lo hanno raggiunto nel cortile e lo hanno identificato.

Da una finestra posta al piano terra dell’abitazione, gli agenti hanno scorto una stanza con all’ all’interno un uomo intento a lavorare al computer che, alla vista dei poliziotti, è uscito in velocità dalla stanza. Nel corso di una successiva perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato 227 centraline di autovetture di vario tipo e di diverse case automobilistiche, 10 lettori di programmazione per centraline e altro materiale di varia natura che serve per la modifica delle stesse centraline.

I due in pratica fornivano ai “topi d’auto” il kit necessario per compiere furti di automobili. Entrambi sono stati denunciati per ricettazione. Tutto il materiale rinvenuto ammonta ad un valore di 80 mila euro ed è stato sequestrato dagli agenti.

Si tratta di un importantissimo sequestro che ha messo a segno un duro colpo per i ladri d’auto che spesso usufruiscono del cosiddetto cavallo di ritorno con cui estorcono migliaia di euro a vittime che pur di avere indietro il veicolo per andare a lavorare si sottomettono alla richiesta di denaro pur di avere indietro il loro bene sottratto.

Maria Chiara Ferraù

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