Tortorici (Me): la Cisl e “l’inerzia dell’amministrazione”

Per inerzia amministrativa mancano entrate dovute per legge per oltre un milione di euro. Questa è una delle criticità della gestione economica dell’amministrazione di Tortorici (Messina), comune sempre più vicino al dissesto finanziario.

In una dura nota Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl, interviene sulla delicata questione del mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. Dopo la riunione di martedì sera convocata da Cgil e Uil per parlare della difficile situazione dei lavoratori dell’Ente, ieri mattina si è svolta una riunione della Cisl Funzione Pubblica con i suoi iscritti in servizio al comune di Tortorici.

“Il nostro interesse – scrive Emanuele – è tutelare tutti i lavoratori e non accettare minimamente le provocazioni di un’amministrazione che mette in campo la strategia del “dividi et impera” creando dissapori e frammentazioni tra dipendenti, popolazione, utenti e collettività. La Cisl – prosegue il sindacalista – non può accettare che la colpa di una mala gestione possa essere addebitata ai dipendenti che hanno sempre svolto ogni compito in maniera puntuale, con grande senso di responsabilità ed abnegazione, malgrado la continua delegittimazione da parte degli amministratori”.

Il sindacato, inoltre, punta l’attenzione sui numeri del consuntivo 2014 da cui emerge che il comune ha un mancato introito per entrate tributarie pari a 750 mila euro e non ha incassato più di 421 mila euro relativi al servizio idrico per un totale di oltre un milione di euro.

Non può essere colpa dei dipendenti – prosegue Calogero Emanuele – se il comune di Tortorici dal 2001 ad oggi ha contratto 48 mutui per oltre 15 milioni di euro e alcuni scadono nel 2041; se dal 2008 ad oggi sono stati notificati 35 pignoramenti per 784 mila euro e non può essere colpa solo dei dipendenti se il comune ha un disavanzo di amministrazione di un milione 939 mila euro”.

Per quanto riguarda il personale precario secondo la Cisl “l’amministrazione poteva ponderare le scelte e le decisioni, ma oggi bisogna ricercare le giuste soluzioni per non penalizzare nessuno e non può passare il messaggio che l’amministrazione avrebbe provveduto alla stabilizzazione. E’ necessario – conclude Emanuele – profondere da parte di tutti, sindacato, governi nazionale e regionale, amministrazioni locali, un impegno continuo e costante per poter arrivare a soluzioni percorribili e risolutive”.

Maria Chiara Ferraù

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