Comiso (Rg): romena scippa anziano, denunciata dalla polizia

Non si è fatta scrupolo dell’avanzata età della sua vittima, un pensionato di Comiso di 83 anni. Una giovane romena con un gesto fulmineo ha rubato all’anziano il portafoglio che teneva nella tasca posteriore destra dei pantaloni e, dopo essersene impossessata, iniziava a correre in direzione della via Principessa Mafalda, facendo perdere le proprie tracce.

I fatti si sono verificati intorno alle 13.00 del 6 settembre scorso. Oggi agenti della polizia di Stato di Comiso nel ragusano, hanno denunciato una ragazza romena. La giovane nella fuga aveva perso il cellulare che si è aperto e scomposto in tre parti raccolti dalla vittima e consegnati agli agenti intervenuti sul luogo.

Il portafogli dell’anziano, senza soldi, è stato poi rinvenuto nei pressi della chiesa Madrea. Era privo di soldi anche al momento dello scippo. La scena del reato è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dell’impianto di videosorveglianza di un locale pubblico.

Gli agenti hanno avvito le indagini a partire dal telefono che risultava intestato ad una romena residente a Vittoria che era irreperibile. Ottenuti i tabulati telefonici è stato accertato che il cellulare in sequestro aveva avuto contatti con alcune utenze tra le quali quella di una donna di Comiso, utilizzata però dal marito della donna.

Quest’ultimo stranamente non riusciva a ricollegare l’utenza della scippatrice il cui numero, però, era memorizzato con la lettera M sul suo telefono cellulare. Però l’uomo agli agenti diceva di non ricordare a memoria quel numero telefonico, con disappunto della moglie. I controlli si sono estesi ad un’altra persona che aveva ricevuto le telefonate dal numero in possesso della polizia. Quest’ultimo ha riferito agli agenti che il numero era registrato sotto il nome di Miki, si trattava di una donna romena che in passato era stata badante della madre con la quale era rimasto in contatto anche dopo la morte dell’anziana. L’uomo ha anche riferito che le chiamate dei primi giorni di settembre erano state solo delle chiamate ricevute dalla romena alle quali non aveva risposto perché sapeva che la ragazza gli avrebbe chiesto del denaro e che lui non era più intenzionato a dargliene dopo averla aiutata economicamente parecchie altre volte. L’uomo sapeva che la romena era stata in Calabria dove aveva trovato lavoro, ma era rientrata a Vittoria dove l’aveva incontrata a settembre di quest’anno.

Grazie alle testimonianze è stato anche trovato un profilo facebook della ragazza e le fotografie sono state mostrate al primo testimone che, in assenza della moglie, riconosceva nella foto la donna romena proprietaria dell’utenza telefonica memorizzata nella rubrica del suo telefono cellulare con la lettera M. secondo l’uomo la donna viveva a Vittoria con un tunisino. Quest’ultimo è stato contattato e invitato negli uffici della polizia.

Dopo due mesi di indagini il 16 novembre si presentava l’uomo che ha riferito che la donna era la sua attuale convivente e che M.H. non aveva più quel telefono che aveva perso a Comiso circa due mesi prima. All’uomo è stato mostrato il filmato in cui la donna scappava e perdeva il telefono subito dopo lo scippo del portafoglio all’anziano a Comiso. Il tunisino era ignaro di tutto e chiedeva agli agenti i motivi per cui la sua compagna stesse correndo.

Il cerchio si è dunque chiuso e la romena è stata denunciata dalla polizia per scippo.

Maria Chiara Ferraù

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