Barcellona Pozzo di Gotto (Me): Gotha 5, i particolari

Otto persone sono state arrestate questa mattina dai carabiinieri del Ros di Messina nell’ambito dell’inchiesta denominata Gotha 5 ter. Sgominato un gruppo mafioso locale dedito al traffico droga, estorsioni, rapine, porto abusivo di arma da fuoco, furto e incendio, aggravati dal metodo mafioso.

Le misure cautelari sono state notificate a Giuseppe Ofria, 21 anni; Bartolo D’Amico, 26 anni; Marco Chiofalo, detto Balduccio, 22 anni; Salvatore Chiofalo, 26 anni; Santino Benvenga detto Gigi, 23 anni; Giovanni Fiore, 26 anni; Tonino Biondo detto “palloncino”, 40 anni e Carmelo Crisafulli, 25 anni.

Le indagini erano state avviate nel 2014 dai carabinieri della compagnia messinese di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito di una serie di gravi danneggiamenti emersi a margine dell’operazione Gotha 5 che tra aprile e giugno scorsi aveva portato all’esecuzione di 32 provvedimenti restrittivi e grazie anche alle dichiarazioni di due nuovi collaboratori di giustizia.

Gli investigatori hanno potuto provare l’operatività nel barcellonese di un gruppo criminale affiliato a Cosa nostra dedito alle attività estorsive e al narcotraffico, documentando i ruoli dei diversi sodali nella realizzazione di molteplici atti intimidatori e danneggiamenti funzionali all’imposizione del racket nel settore dei servizi di sicurezza privata all’interno delle discoteche da Barcellona a Milazzo, sia in quello del trasporto marittimo verso le isole Eolie.

I militari, inoltre, hanno individuato gli autori degli incendi che avevano distrutto gran parte della discoteca sala ricevimenti Villa Ligà a Furnari per danni di circa 1 milione di euro e della motonave da diporto Eolo d’oro per le minicrociere nelle isole Eolie arrecando danni per circa 800 mila euro. Gli attentati incendiari si erano verificati il 13 agosto e il 3 dicembre del 2014.

Per entrambi gli avvenimenti numerosi sono stati i messaggi di solidarietà provenienti dall’intera opinione pubblica come molteplici sono state le iniziative di sostegno, finalizzate a far ripartire le attività duramente colpite dagli attentati.

L’operazione di oggi arriva anche grazie alle nuove dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Franco Munadò e Alessio Alesci. Entrambi hanno svelato l’esistenza del gruppo criminale sgominato oggi, rivelando nomi dei soggetti che nel corso del tempo hanno rappresentato l’assetto operativo dell’associazione mafiosa.

Nel corso delle indagini è emerso anche un traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di poter disporre diii   armi e   materiale esplodente. Il gruppo agiva con estrema ferocia e violenza per affermare la propria egemonia nel territorio.

Maria Chiara Ferraù

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