Milazzo (Me): tavolo tecnico sui servizi d’igiene ambientale

E’ stato convocato dal sindaco di MIlazzo, Giovanni Formica, un tavolo tecnico sui servizi di igiene ambientale. Questa mattina nella sala Giunta del Comune il primo cittadino assieme all’Assessore all’Ambiente Damiano Maisano ha convocato le organizzazioni sindacali Cgil (rappresentata da Isabella Calì), Uil (Nunzio Musca), Fiadel (Ferdinando Vento e Giovanna Graziano), le Rsa dei lavoratori ed i rappresentanti della ditta, MPS società consortile, Paterniti Antonino, Caruso Massimo e Ada Agnello. Il primo cittadino, introducendo i lavori, ha comunicato che è intenzione dell’amministrazione ridurre da subito i costi relativi al servizio di igiene ambientale, che ad oggi si aggirano intorno ai 7 milioni di euro con previsione 2016 d’un aumento di circa 800 mila euro. “Situazione non più sostenibile – ha detto Formica – visto che il costo di questo servizio si ripercuote sul cittadino, che proprio in questi giorni ha ricevuto delle bollette particolarmente elevate. Poiché è intenzione di questa Amministrazione tutelare i cittadini, specialmente coloro che non hanno la possibilità di pagare, l’obiettivo principale è rivedere la complessa materia adottando tutte quelle soluzioni, anche le più drastiche, come la riduzione degli operai da 65 a 50 unità lavorative, che già da subito porterebbe per l’Amministrazione un risparmio di circa 600 mila euro all’anno.

Siamo tuttavia disponibili prima di arrivare a richiedere soluzioni drastiche, a discutere il tutto con sindacati e azienda. Ogni confronto comunque dovrà comunque portarci ad un solo risultato: la riduzione dei costi al di sotto dei 6 milioni di euro per l’anno 2016”. Il rappresentante della Fiadel Ferdinando Vento ha evidenziato che “per ridurre le unità lavorative occorrono motivazioni serie che allo stato attuale non esistono”, evidenziando che “se oggi il servizio non corrisponde alla qualità prevista dall’Amministrazione, le cause sono da ricercare altrove e non sulle maestranze”.

La sindacalista della Cgil Isabella Calì ha proposto di agire su due fronti: affrontare l’emergenza e guardare alle prospettive. “Concordo col Sindaco sulla possibilità di abbassare il costo del servizio ritenendo che ci siano tutte le condizioni, se parte la differenziata, di abbattere tale costo che oggi grava pesantemente sui cittadini. Guardare alle prospettive significa porre le basi da subito per l’avvio di una seria raccolta differenziata che consenta l’abbassamento dei costi e l’aumento della qualità del servizio, prevedere degli ecopunti con sistema premiale per i cittadini per incentivare il ricorso alla differenziata. Affrontare l’emergenza significa ridiscutere col gestore del servizio una organizzazione del lavoro che consenta di utilizzare a pieno le risorse umane impiegate nel servizio e nel contempo garantire con accorgimenti che possono essere da subito messi in atto la qualità del servizio stesso”.

La Cgil ha anche proposto nell’immediato la rotazione del personale nei vari servizi naturalmente tenendo conto delle qualifiche possedute dai singoli lavoratori, di potenziare la presenza dei cassonetti per la raccolta differenziata al fine di consentire il deposito della plastica e del vetro, prevedendo contestualmente lo svuotamento costante”. Considerazioni condivise dal rappresentante della Uil, il quale ha sottolineato la necessità che si riesca a tutelare cittadini e lavoratori e che il servizio in città possa essere espletato seguendo standard qualitativi elevati. Parola dunque all’Azienda che – nelle parole di Paterniti – ha ribadito che “c’è tutta la volontà di effettuare un servizio nel rispetto di quanto richiesto dall’Amministrazione” e che “ci si sta organizzando in tale direzione operando anche gli investimenti richiesti pur in presenza di un affidamento trimestrale”. Paterniti ha dato notizia del leasing concluso per il rinnovo del parco automezzo e all’acquisto dei kit per la raccolta differenziata secondo le indicazioni dell’amministrazione che intende avviare tale servizio in maniera sperimentale in una zona per poi passare a regime nel 2016”.

Quanto alla organizzazione del servizio vista come gestione dei lavoratori, si è detto pronto ad intervenire rappresentando però “la necessità che le scelte che si andranno ad effettuare siano svincolate da lacci e lacciuoli e condivise da tutti i partecipanti al tavolo”. Formica, nel prendere atto di questa apertura da parte dell’azienda e dei suggerimenti del sindacato, ha auspicato che gli impegni assunti per superare le criticità trovino immediata attuazione dando mandato all’azienda di operare secondo le proprie esigenze nel rapporto con i lavoratori per migliorare il servizio e ai sindacati di essere impulso costante affinché ogni azione portata avanti sia finalizzata all’esclusivo interesse della comunità. “Tale nuovo percorso dovrà però – ha concluso – essere sottoposto a verifiche periodiche e funzionali all’unico obiettivo dell’Amministrazione, che è di ridurre il costo annuo del servizio”.

Rodrigo Foti 

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