Catania: mamma messinese vendeva foto erotiche dei suoi figli

Una mamma di Messina che scatta delle foto ai genitali dei figli e le vende ad un “amico” di Augusta. È questa la triste storia emersa dalle indagini condotte dalla polizia postale di Catania che questa mattina hanno arrestato G.G., 31enne di Augusta e P.A., 33enne di Messina.

L’uomo adescava minori su internet attraverso i social network, creando dei finti profili di ragazzini. Poi chiedeva delle foto pornografiche. In un caso è arrivato a minacciare un minorenne di divulgare le foto in suo possesso se non gliene avesse inviate delle altre.

I due dovranno rispondere di adescamento di minori su internet, detenzione di materiale pedopornografico ed estorsione. La donna dovrà anche rispondere di produzione di materiale pedopornografico.

I minori hanno confermato quanto subito al pubblico ministero. Nel corso dell’indagine sono state eseguite perquisizioni domiciliari e sequestrati i dispositivi elettronici e telefonici degli arrestati.

“L’ennesima investigazione di cui si è data oggi notizia – dichiara il dirigente della compartimento polizia postale di Catania, Marcello La Bella – conferma l’importanza della prevenzione per evitare che i minori rimangano vittime di adescamento. Occorre tenere alta l’attenzione sulla navigazione dei nostri figli e, soprattutto, sul rischio derivante da un possibile adescamento on-line, il cosiddetto grooming.  I pedofili in questi casi compiono un lungo e certosino lavoro di manipolazione per avvicinare i minori, anche fingendosi minori dell’altro sesso, per indurli a fare cose che non sono adatte alla loro età, per obbligarli a fotografare e filmare il privato che può diventare pubblico, su internet. I genitori spesso non sanno e fanno fatica a capire che tutto quello che i loro figli vivono è frutto di un reato, di un comportamento sbagliato messo in atto da un adulto, di un azione illegale che si deve perseguire. Nei casi in cui un bambino, un adolescente rimane vittima di grooming occorre denunciare. La denuncia è un atto importante che apre la strada alla messa in sicurezza dei bambini e dei ragazzi e la chiude definitivamente alle intenzioni malate dei pedofili on-line.”

“La Polizia di Stato è fortemente impegnata nelle scuole ed in numerose campagne di prevenzione. In ogni caso – conclude La Bella – è bene che i genitori leggano i consigli che da tempo diamo anche sui nostri siti www.poliziadistato.it e www.commissariatodips.it”.

Maria Chiara Ferraù

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