Acicastello (Ct): 202 beni confiscati alla mafia consegnati ai comuni siciliani

Sono 202 i beni immobili confiscati alla mafia che sono stati consegnati ai comuni siciliani. La consegna si è svolta ieri al lido dei Ciclopi, una delle strutture confiscate, ad Aci Castello nel catanese, alla presenza dei vertici della magistratura etnea, del prefetto di Catania e di quelli delle altre province interessate.

Il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati confiscati alla criminalità organizzata, ha consegnato ai diversi sindaci di comuni delle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, 202 immobili confiscati alla mafia da destinare all’emergenza abitativa e per finalità sociali.

Nel corso della cerimonia, il prefetto Postiglione ha consegnato alla direzione regionale Sicilia dell’agenzia del demanio, altri 11 immobili mantenuti al patrimonio dello Stato e destinati ad alloggi di servizio delle forze dell’ordine e per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri di Militello Val di Catania.

ELENCO BENI:

Al comune di Catania è stato assegnato un terreno in contrada Telegrafo Vecchio, pari a circa 25 are da destinare a fini sociali, confiscato ad Antonino Arena e Agata Aurichella;

Al comune di Aci Castello è stato assegnato l’ex Hotel Cristal in via Provinciale, confiscato a Placido Filippo Aiello, i cui locali ospiteranno gli uffici del comando locale di polizia municipale e gli uffici tributari attualmente posizionati in altri locali in affitto. Gli altri locali continueranno ad ospitare parzialmente la riserva marina protetta dell’area dei ciclopi.

Ad Adrano è andato un immobile composto da due piani in via Plutarco, da destinare a fini sociali che l’amministrazione ha deciso di destinare per l’integrazione tra la comunità locale e gli immigrati;

Al comune di Fiumefreddo di Sicilia sono stati assegnati cinque appezzamenti di terreni confiscati a Paolo Brunetto in contrada Tavola. Il comune ha manifestato l’interesse ad acquisirli per usi e scopi sociali;

Al comune di Militello Val di Catania sono stati assegnati 2 immobili di Mario Giuseppe Scinardo, una villa  di 600 metri quadri in via Vanella e un terreno di 2,5 ettari in località Piano Mole che saranno destinati a scopi sociali.

Al comune di Paternò è andato un terreno compreso il complesso immobiliare “Ranch Rita” sequestrato a Domenico Filippo Assinnata che sarà utilizzato per scopi sociali.

Al comune di Messina andranno 18 beni confiscati alla mafia. Si tratta di 9 appezzamenti di terreno nel villaggio Mili Marina, confiscati a Michelangelo Alfano; un appartamento di 312 metri quadrati e un box in contrada Paradiso, il complesso edilizio IL Parnaso che sarà utilizzato per scopi sociali; un immobile di 200 mq confiscato a Salvatore Anastasi in via Mulino Bordonaro e una mansarda; un appartamento di sei vani in via Carbonaro, di Domenico Cacciola; un appartamento al villaggio Rodia sequestrato ad Alessandro Rosaniti che sarà utilizzato, anche questo, per scopi sociali;  un altro appartamento in via Roma di Letterio Sollima, anche questo utilizzato per scopi sociali; un appartamento nella stessa via di Pietro Sturniolo; un appartamento a Camaro Inferiore di Nunzio Venuti; un fabbricato con terreno al villaggio San Filippo Superiore, contrada Ladro, da destinare a fini istituzionali quale rifugio per cani e gatti randagi, appartenuto a Letterio Campagna.

Ben 90 beni sono stati assegnati al comune di Furnari. Si tratta di appartamenti e posti auto del complesso turistico Portorosa Village che il comune destinerà a fini sociali.

Al comune di Lipari sono stati assegnati 9 immobili a Vulcano e Vulcanello presso il residence Vulcano Blu da destinare a fini sociali.

Al comune di Naso è stato assegnato un appartamento appartenuto a Francesco Cannizzo, in contrada Rupila, da destinare a fini sociali.

Al comune di Rometta sono andati 34 beni confiscati a Santo Sfameni. Si tratta di 34 immobili costituiti da fabbricati rurali con appezzamenti di terreno per un totale di 183 metri quadrati, destinati a fini istituzionali e per l’ampliamento del cimitero comunale, del parcheggio ad esso annesso e per la realizzazione di infrastrutture per il centro comunale di raccolta rifiuti.

Al comune di Enna sono andati 2 beni confiscati a Gaetano Leonardo. Due appartamenti in via San Nicola e in contrada Pasciuta che serviranno per famiglie bisognose.

Al comune di Barrafranca in provincia di Enna, sono stati assegnati i beni confiscati a Raffaele Bevilacqua. Si tratta di due immobili che saranno acquisiti per scopi sociali.

Al comune di Gela 7 beni confiscati a Giuseppe Alferi: un fabbricato in via Socrate e 4 appezzamenti di terreno in contrada Albani Roccella che saranno utilizzati per ospitare soggetti disagiati o indigenti; un terreno agricolo confiscato a Giorgio Lignite in contrada Priolo Sottano che sarà destinato all’esercizio dell’attività agricola da parte di nuclei familiari in situazione di accertato disagio economico; un fabbricato in via Tasso, (3 piani) che il comune destinerà come casa albergo temporaneo per i senza tetto; un prefabbricato al piano terra in via Tasso che sarà anche questo utilizzato come ricovero per i senza tetto.

Al comune di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, sono stati assegnati due beni confiscati a Lucio Silvio Adamo. Si tratta di un appartamento di 166 metri quadri e di un box di 40 mq in contrada Ponte che saranno utilizzati dalla comunità alloggio Vanessa per minori allontanati dalla famiglia su decreto dell’Autorità giudiziaria minorile.

Al comune di Riesi, in provincia di Caltanissetta, è stato assegnato un fabbricato di due piani in via Cavallotti, confiscato a Pino Cammarata, da destinare a fini istituzionali e sociali.

Al comune di Canicattì, nell’agrigentino, sono andati due beni confiscati a Salvatore Failla. Si tratta di un terreno in contrada San Filippo Corrigi da destinare a fini istituzionali per le esigenza del consorzio Legalità e sviluppo; e di un magazzino confiscato a Vincenzo Lo Giudice in via Kennedy, da destinare a fini istituzionali e, in particolare, come deposito di materiali.

Al comune di Ragusa assegnati un appartamento e un box confiscati a Giorgio Occhipinti da utilizzare per fini istituzionali.

Al comune di Santa Croce Camerina, nel ragusano, è stato consegnato un fabbricato confiscato a Giorgio Occhipinti, in località Casuzze (due piani) che verrà utilizzato per finalità istituzionali.

Al comune di Siracusa è andato un immobile di 171 metri quadrati in via Augusto Murri, confiscato a Salvatore Barchi, che verrà assegnato all’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi, sezione provinciale di Siracusa. Un immobile confiscato a Concetto Cassi che verrà utilizzato per fini sociali.

Al comune di Augusta nel siracusano è stata assegnata una villa confiscata a Natale D’Emanuele, in contrada Castelluccio, da destinare a finalità sociali.

Al comune di Floridia sono state consegnate due unità immobiliari confiscate a Salvatore Barchi, costituite da due bassi commerciali che il comune destinerà al presidio sanitario per la salvaguardia e la salute dei cittadini.

Al comune di Francofonte, in provincia di Siracusa, sono andati 6 appezzamenti di terreno in contrada Contrasto da destinare a fini sociali; un fabbricato su due livelli di circa 500 metri quadri in località Contrasto e la nuda proprietà di un appezzamento di terreno in contrada Grassure, anche questa utilizzata per fini sociali, tutti confiscati a Giuseppe Benvenuto.

Al comune di Lentini, nel siracusano, sono stati assegnati due immobili in via Cicerone confiscati a Francesco Insolia e che il comune utilizzerà per fini sociali.

Al comune di Noto sono andati tre terreni e un fabbricato confiscati ad Antonino Giuseppe Trigila che il comune ha deciso di destinare a fini sociali.

Maria Chiara Ferraù

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