Tortorici (Me): i consiglieri di minoranza puntano il dito contro l’operato dell’amministrazione

La situazione a Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina, è poco chiara. L’interrogativo di queste settimane riguarda il primo cittadino, Carmelo Rizzo Nervo. La domanda è se il sindaco sia ancora in carica o se è ritornato ad essere sospeso. La risposta è confusa.

C’è chi ritiene che, in attesa di comunicazioni differenti, rimane in vigore il decreto di reintegro del Tar. Secondo la consigliera di minoranza, Cinzia Conti Mica, Rizzo Nervo sarebbe sospeso perché “dopo trenta giorni dall’ultima sentenza del Tar del 30 luglio è decaduta la misura cautelativa che reintegrava il sindaco Rizzo Nervo nelle sue funzioni”. Dello stesso avviso i consiglieri Renato Manera, Rosita Paterniti Barbino e Nella Natalia Bevacqua del gruppo di minoranza “Tortorici III millennio” secondo cui è a dir poco strano che “un sindaco già sospeso si autosospenda”. In ogni caso, dal 28 settembre fino al 31 ottobre, il primo cittadino oricense, per motivi familiari, ha delegato al suo vice tutte le sue funzioni.  

Il 26 ottobre al tribunale di Patti si dovrà discutere il ricorso contro la sospensione dopo che la Corte Costituzionale ha conferito al giudice ordinario la competenza per dirimere le questioni sorte attorno alla legge Severino e poi si vedrà. 

I guai non finiscono qui. Il consiglio comunale non ha ancora approvato il bilancio di previsione relativo al 2015. Per questo i consiglieri Manera, Paterniti e Bevacqua, con una nota protocollata al comune, chiedono la convocazione del consiglio per approvare il bilancio. “La mancata approvazione del documento entro i termini previsti – scrivono – comporta lo scioglimento del consiglio e la conseguente nomina di un commissario. Ci chiediamo legittimamente, quindi, se sia una strategia dell’attuale amministrazione di liberarsi di qualche consigliere di troppo e se semplicemente si tratti di totale disinteresse di un’amministrazione totalmente assente e incapace di rispondere alle problematiche che si presentano”.

Problematiche che riguardano i servizi che dovrebbero essere assicurati ai cittadini. “Giornalmente assistiamo a disservizi in tutti gli ambiti: dal trasporto alunni alla raccolta dei rifiuti effettuati a singhiozzo. Ulteriore danno la multa di 222.800 euro già trattenuta nei trasferimenti dal ministero per lo sforamento del patto di stabilità interno per il 2014”. Sono tutti questi i motivi che spingono i consiglieri di minoranza ad invitare il presidente del consiglio e tutta la maggioranza a “prendere atto di questa grave situazione e dichiarare definitivamente il fallimento che ormai è certo”.

Intanto giorno 17 ottobre alle 17.00 in piazza Faranda i consiglieri di “Tortorici III millennio” terranno un pubblico comizio per informare i cittadini dell’attuale situazione.

Maria Chiara Ferraù

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