Ragusa: anziano salvato da suicidio

Momenti drammatici ieri sera a Ragusa sul Ponte San Vito da dove un uomo aveva deciso di suicidarsi lanciandosi nel vuoto. Solo grazie all’azione congiunta degli agenti in servizio all’ufficio volanti di Ragusa, a cittadini modello e all’intervento dei vigili del fuoco, è stata evitata la tragedia.

Un intervento complicato nel corso del quale gli agenti non hanno esitato a mettere in pericolo la propria incolumità per salvare la vita all’uomo disperato. Intorno alle 20.30 di ieri sera era giunta la disperata richiesta d’aiuto per una persona che si trovava sul ponte con intenzioni suicide.

La volante di zona si è precipitata sul posto e agli occhi degli agenti si è subito presentata una situazione drammatica. Un uomo anziano aveva appena scavalcato la ringhiera del ponte e si trovava penzoloni nel vuoto mentre due persone tentavano di sorreggerlo a fatica dai polsi. All’arrivo degli agenti l’uomo è scivolato ulteriormente, rimanendo attaccato solo alla base del marciapiede.

Senza esitazione uno degli agenti si è sdraiato a terra e attraverso la stretta ringhiera ha afferrato col braccio sinistro il braccio destro dell’uomo per sottrarlo a morte certa. Insieme ad altre due persone intervenute sul posto l’uomo è stato momentaneamente sostenuto. Nel frattempo sul posto sono giunti i vigili del fuoco. Le operazioni di salvataggio sono state particolarmente difficoltose per la mancata collaborazione dell’uomo che dondolava pericolosamente con tutto il suo peso e dagli stretti elementi della ringhiera che non hanno permesso agli agenti di poter minimamente mollare la presa, sottoponendoli ad un enorme sforzo muscolare.

I vigili del fuoco hanno avuto impossibilità perché non era possibile imbracare il soggetto in questione che gravava sugli agenti che lo stravano trattenendo dai polsi e che rappresentavano l’unica sua ancora di salvezza.

Dopo diversi tentativi, i vigili del fuoco assicurati da una corda hanno deciso di calarsi nel vuoto e hanno agganciato l’uomo portandolo definitivamente in salvo per affidarlo alle cure dei sanitari del 118.

Anche i poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure mediche per le varie ecchimosi e lesioni agli arti riportate durante le difficili fasi delle operazioni, con una prognosi di sette giorni.

L’uomo di Chiaramonte Gulfi, 78 anni, superato il pericolo ha riferito di essere giunto sul posto con la propria auto con l’intento di suicidarsi lanciandosi dal ponte. In una lettera trovata all’interno della sua auto, spiegava i motivi del suo gesto. Era depresso e soffriva per una malattia.

Maria Chiara Ferraù

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