Gioiosa Marea (Me): quando l’immondizia si veste d’arte con un gancio

“La gentilezza del rifiuto” è il tema dell’iniziativa presentata ieri, 24 luglio, all’Agriturismo Santa Margherita di Gioiosa Marea (Me) da Mimmo Mòllica e da Filippo Olivo, autore di opere in ferro battuto ed altri materiali naturali di recupero. Lo smaltimento dei rifiuti alla base della ‘trovata’. Presenti amministratori ed operatori culturali. Ha introdotto Peppuccio Molica Colella.

filippo-olivo-gancioNon fu per niente semplice il rapporto tra gli indiani e la ferrovia, perché il “cavallo di ferro” rendeva sì facile il trasporto delle merci, ma i binari ferivano il territorio e lo sottraevano alle grandi mandrie di bisonti. E (più in piccolo) non è nemmeno stato semplice il rapporto tra il paesaggio urbano e il gas da città, con una avventizia rete di tubi invasiva e di pessimo impatto estetico, assai più sgradevole dei pluviali, ai quali negli anni è stata conferita gentilezza e gradevolezza estetica.

Ecco, la “gentilezza” (come gradevolezza estetica) è un elemento cui si è voluta prestare attenzione pure nella gestione della raccolta dei rifiuti, con le funi che pendono dai balconi e dalle facciate delle case di paese, a Gioiosa Marea (ma non è il solo paese della Sicilia), ed alle quali vengono appesi i sacchetti di plastica della spazzatura, umida o differenziata.

Corde e funi che all’estremità portano un gancio in ferro, non gradevolissimo, solitamente ricavato da ferraglia di carpenteria o altrimenti di comunissima foggia. Non è niente di male allora se ad ingentilire la ‘faccenda’ arriva l’artista-artigiano. E’ il caso di Filippo Olivo, ormai conosciuto e apprezzato artista del ferro battuto e della materia naturale, dal legno ai metalli di recupero. L’idea è di Mimmo Mòllica, scrittore, musicista e cultore di tradizioni popolari, originario di Gioiosa Marea in provincia di Messina, mentre la realizzazione è di Filippo Olivo. Si tratta di un ‘semplice’ gancio da legare all’estremità della fune per appendervi il sacchetto della spazzatura. Specie quando la fune resterà pendula lungo la facciata delle case, quel gancio artistico e gradevolmente dipinto, di foggia ispirata alle peculiarità di Gioiosa Marea, costituisce un gesto gentile, “come un di più, per amore dell’arte” direbbe Luigi Pirandello.

gancioPresente un folto pubblico, amministratori di Gioiosa Marea e i numerosi ospiti dell’Agriturismo Santa Margherita di Gioiosa Marea, introdotta da Peppuccio Molica Colella, padrone di casa, è stata inaugurata la mostra “Classe di Ferro” di Filippo Olivo e presentato il ‘Gancio gentile’. A forma di pesce, di conchiglia, di stella marina o di corallo, il gancio di Filippo Olivo ha ottenuto un’ottima accoglienza.

Filippo Olivo è conosciuto come l’artista-artigiano che ridà vita a materiali e oggetti di riuso, attraverso un’operazione di selezione dei materiali e di reinvenzione. Una intera produzione di Filippo Olivo è dedicata al riuso. Il risultato è sempre interessante sotto l’aspetto artistico.

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