Catania: col Cryptolocker estorcevano denaro ad azienda

Da un po’ di tempo a questa parte su internet “naviga” anche il virus Cryptolocker. Proprio per questo la polizia postale e delle comunicazioni ha messo in atto diverse indagini che hanno permesso nelle ultime ore di sgominare un’organizzazione criminale per associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo informatico, estorsione on line e riciclaggio degli illeciti proventi realizzati tramite la diffusione del virus di cui sono rimaste vittime privati cittadini ma anche aziende, private e pubbliche.

Nella provincia di Catania sono arrivate diverse denunce al compartimento polizia postale e delle comunicazioni da parte di enti pubblici, imprese e liberi professionisti che sono rimasti vittime del virus. Dal 20 gennaio ad oggi sono state diverse le vittime che hanno subito ingenti danni alle loro attività. Alcuni casi si sono registrati anche nelle province di Messina, Ragusa e Siracusa. Gli agenti della polizia postale chiedono ai cittadini di fare attenzione.

L’utente riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce indicazioni su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link relativo ad un acquisto effettuato on line e anche da altri servizi. Una volta cliccando sul link o aprendo l’allegato (solitamente un Pdf), viene iniettato il virus che cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.

A questo punto il ricatto dei criminali informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in “bitcoin” a fronte del quale ricevere via email un programma per la decrittazione. È importante non cedere al ricatto, sottolinea la polizia postale, anche perché non è sicuro che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati.

Come prevenire? Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup dei dati e fare attenzione alle email che arrivano, specialmente non attese, evitando di cliccare su link sospetti o di aprire allegati.

Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche al Commissariato di P.S. On-line, per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url: www.commissariatodips.it.

Il portale è stato appena integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità.

Maria Chiara Ferraù

 

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