Catania: continuano i controlli agli esercizi pubblici

Nella serata di ieri, nell’ambito del progetto di controllo del territorio interforze denominato “Trinacria” personale delle Volanti dell’ U.P.G. e S.P., con la collaborazione di personale della Guardia di Finanza e con l’ausilio di personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, ha proceduto al controllo di alcuni esercizi commerciali sedenti nella zona di Via Plebiscito.

Nel corso degli accertamenti sono stati rilevati alcuni casi di invasione di terreni ed edifici i cui responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria avendo occupato il suolo pubblico con l’installazione abusiva di banchi frigo, bracieri, tavoli e sedie in modo da trasformare la pubblica via in una vera e propria estensione del locale stesso.

La rilevanza dell’illecito riscontrato era tale che i poliziotti hanno sequestrato, oltre ai predetti bracieri e banchi frigo, anche 150 sedie e 50 tavoli che occupavano un ampia porzione della strada e del marciapiede, impedendo la circolazione di veicoli e pedoni.

L’ordinato procedere delle operazioni è stato violentemente turbato dalle gravi intemperanze della proprietaria di uno dei ristoranti interessati dall’accertamento: Maria Concetta SANTORO, la trentenne titolare del “Re Carlo V”, ha ritenuto infatti di dover opporre una strenua resistenza agli agenti che stavano sequestrando il suo banco frigo illegalmente installato sulla pubblica via, aggredendo verbalmente e fisicamente i poliziotti.

Non contenta di ciò, si è scagliata contro una giornalista, presente sul posto per riprendere i fatti, aggredendola con una vera e propria presa al collo grazie alla quale è riuscita ad impossessarsi dello smartphone usato dalla professionista per filmare l’operazione.

Per fortuna della giornalista, i poliziotti presenti sono riusciti a bloccare la donna la quale, a questo punto, era responsabile anche del reato di rapina.

In Questura, per la donna il P.M. di turno ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito della quale, dopo le formalità di rito, è stata tradotta preso la propria abitazione.

I risultati complessivi dell’operazione riportano cifre rilevanti: oltre ai già citati sequestri, infatti, su cinque esercizi controllati, sono state denunciate in stato di libertà cinque persone.

 

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