C’è anche un funzionario comunale di Riposto, nel catanese, fra gli arrestati per una storia di estorsione e pizzo ai danni della casa allegra-Museo del vino. L’uomo insieme ad un’altra persona è stato sorpreso mentre intascava il pizzo da un imprenditore che aveva iniziato i lavori edili di completamento di Casa Allegra-museo del vino di Riposto.
Il titolare della ditta è stato avvicinato da un architetto dell’ufficio tecnico comunale incaricato all’istruzione delle pratiche edilizie, che si è presentato con un messaggio per conto di “terze persone” che avrebbero dovuto garantire la sicurezza dell’area dietro la corresponsione di una “somma di denaro” e l’assunzione di due operai.
Contestualmente i lavori, a causa di uno strano rallentamento burocratico nato proprio dall’ufficio dell’architetto arrestato, hanno subito un’interruzione. Questo non è sfuggito all’intuito investigativo dei carabinieri che, monitorando i lavori pubblici hanno avviato le indagini supportandole contemporaneamente con una attività di natura tecnica ed una basata su dei servizi di osservazione e pedinamento di personaggi coinvolti che hanno permesso di soprendere e arrestare il funzionario e un altro soggetto con precedenti di polizia.
I due sono stati sorpresi dopo aver intascato una tangente di 350 euro dalle mani dell’imprenditore. Dopo le formalità di rito per i due arrestati si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza. Dovranno rispodnere dell’accusa di estorsione in concorso.
Maria Chiara Ferraù