Crollo A 19. I pendolari chiedono gli aerei su Comiso

La Sicilia cade in pezzi. Le strade sono piene di buche e avvallamenti, i piloni dell’autostrada si sgretolano, ponti appena consegnati crollano. E a farne le spese sono i cittadini che hanno sempre più problemi a spostarsi. Dopo l’ennesimo crollo, quello sulla A 19, la Sicilia è letteralmente spaccata in due. E arriva la richiesta-provocazione dei pendolari siciliani: isitutuire degli aerei da Catania e Palermo su Comiso per arggiungere Gela e Ragusa.

In sei anni ad Agrigento sono crollati tre ponti e altri due ne sono stati chiusi e adesso il pericolo del crollo dei viadotti sulla A19. L’otto maggio del 2011 a crollare erano state due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, sulla linea Caltagirone-Gela. E così il comitato pendolari siciliani, per tenere viva l’attenzione e l’interesse sulla tratta ferroviaria, ha cercato di sollecitare l’intervento delle tre amministrazioni locali: Caltagirone, Niscemi e Gela, senza avere risultati importanti. Anzi, il 7 ottobre del 2010 le altre dieci arcate del ponte ferroviario sono state fatte brillare per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale chiusa da tre anni. da quel momento e dopo circa un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli appalti e il ripristino dell’area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva. Da allora nessuno ha avuto più notizie su ciò che RFI intende fare, né quali siano le sorti di questo importante tracciato ferroviario che collega Catania con il calatino e buona parte del nisseno.

Il comitato pendolari, inoltre, sottopone a Crocetta un’altra segnalazione sull’attuale emergenza di mobilità su Ragusa e la sua provincia. Territori penalizzati dai pochi collegamenti ferroviari e per non avere un chilometro di autostrada che li colleghi velocemente con il resto dell’isola. “in questo momento di estrema necessità ed emergenza nei collegamenti con Catania e Palermo – prosegue Giosuè Malaponti del comitato pendolari siciliani Ciufer – ci sempre opportuno, e perché no, doveroso, chiedere dei voli aerei che colleghino Catania e Palermo con l’aeroporto di Comiso per raggiungere Gela e Ragusa.

Maria Chiara Ferraù

 

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