Maschere, carri, coriandoli e allegria ritornano quest’anno ad animare le strade dei centri della valle del Belice, colpite dal terribile sisma del 1968. Montevago, Vita, Santa Margherita Belice, Salaparuta, Salemi, Poggioreale, Santa Ninfa, Gibellina, ciascuna con le proprie peculiarità, saranno teatro di manifestazioni, di eventi che raggiungono l’apice della trasgressività il martedì grasso.
Carnevale, dunque, come simbolo di speranza e rinascita dalla crisi economica. Nei paesi del Belice, quasi del tutto ricostruiti, non ci saranno i carri eleganti dei carnevali di Acireale o Viareggio, ma una maschera vestita da vecchio ufficiale che intratteneva gli spettatori col colascione, strumento musicale oggi non più utilizzato.