Valle del Mela (Me): sabato corteo contro l’inceneritore

La valle del Mela, nel messinese, è un’area ad elevato rischio ambientale. Qui si trova la raffineria di Milazzo con gli impianti di produzione di idrogeno liquido. Nella zona si dovrebbe realizzare l’elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi, fonte di avvelenamento elettromagnetico. A tutto questo si aggiunge un enorme inceneritore che verrà costruito per sostituire l’Edipower. Ma i comitati ambientali del territorio non ci stanno e sono determinati a fermare questa ulteriore opera.

“Noi rifiutiamo che le nostre vite vengano stritolate dalla disumana scelta tra tumori o disoccupazione, utile solo ai profitti di pochi e alla rovina e alla malattia di molti. Dicono che l’inceneritore brucerà CSS per nascondere sotto un nome difficile la verità: si incenerirà immondizia impastata con idrocarburi per aumentarne il potere calorifero – si legge in una nota dei Comitati “no inceneritore del Mela” – spesso quel che viene presentato come via obbligata è solo una tra le tante opzioni, preferita unicamente per miope calcolo politico e profitto privato. È falso che l’incenerimento di rifiuti sia una soluzione inevitabile, come testimoniano le comunità in Italia e all’estero che riciclano e recuperano la stragrande maggioranza dei rifiuti che producono”.

“Il CONAI (consorzio nazionale imballaggi) prevede che se arrivassimo, come prescritto dalle normative UE, al 65% differenziata per i rifiuti solidi urbani entro il 2020, questo si tradurrebbe in 90 mila posti di lavoro proprio nel settore del recupero e riciclo. Criminale – prosegue l nota – è la scelta di quegli “amministratori” che come 60 anni fa, quando iniziò la distruzione e fu impiantata la raffineria di Milazzo, consegnano il territorio e le persone che lo attraversano alle diossine, ai tumori e al sottosviluppo. Impianti come gli inceneritori uccidono moltissimi altri settori produttivi potenziali, come quello agro-alimentare di alta qualità, solo per citarne uno”.

I comitati “No inceneritore del mela” sono pronti a frapporre i loro corpi e le loro volontà, “fra le armate del profitto sulla pelle degli altri e le persone in carne ed ossa che attraversano questa martoriata terra, in maniera solidale e complice con le sorelle e i fratelli che lottano contro gli elettrodotti Terna, il Muos di Niscemi e il trivellamento dei mari e delle terre”. Per questo i comitati hanno organizzato una manifestazione che si svolgerà sabato 7 febbraio ad Archi.

Maria Chiara Ferraù

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