Barcellona Pozzo di Gotto (Me): tormentava la ex, arrestato

Da più di un anno tormentava la ex fidanzata. Non si dava pace per la fine della loro relazione. Ieri sera i carabinieri della compagnia messinese di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato un 23enne del circondario che dovrà rispondere di atti persecutori, lesioni personali, detenzione illegale di arma da fuoco.

I reati erano stati commessi dallo scorso marzo fino a qualche giorno fa nei confronti di una ragazza poco più che ventenne. La storia fra i due giovani si è conclusa a marzo del 2014 per volere della ragazza. Da allora il suo ex non si è rassegnato e ha continuato a cercare una riappacificazione con telefonate insistenti e l’invio di numerosi sms . nei primi mesi si è limitato ad un comportamento pressante ma, giorno dopo giorno, le sue condotte sono diventate ossessive e pericolose, passando alle vere e proprie minacce contro la ex e i suoi familiari. Addirittura arrivando a minacce di morte. I contatti quotidiani numerosissimi, con punte di oltre 100 tra messaggi e telefonate.

Il comportamento del giovane era ossessionante a tal punto che ogni volta che la ragazza pubblicava una foto in compagnia di amici o amiche, veniva letteralmente sommersa da messaggi su whatsapp pieni di insulti e minacce. Alcune volte il giovane mandava dei messaggi alla vittima con il numero di targa delle macchine su cui si trovava, facendole capire che era sempre sotto osservazione. Durante uno dei pedinamenti il giovane, mentre la ex era a bordo di un’auto in compagnia di due amici, con una manovra azzardata ha costretto l’auto a fermarsi in mezzo la strada e, ritenendo il giovane alla guida il nuovo fidanzato della sua ex ragazza, lo ha aggredito fisicamente, costringendolo a ricorrere alle cure mediche.

La ragazza ha finalmente trovato il coraggio di rivolgersi all’associazione “movimento nazionale anti stalking e anti violenza” di Messina che, dandole il supporto psicologico necessario in queste situazioni, l’ha convinta a sporgere denuncia ai carabinieri. In caserma la ragazza ha raccontato la sua storia surreale fatta di mesi trascorsi barricata in casa e facendosi scortare dai genitori per ogni spostamento.

Il giovane è stato arrestato e si trova ora ai domiciliari con il divieto assoluto di comunicazioni, anche telefoniche e telematiche con chiunque al di fuori dei familiari conviventi.

Maria Chiara Ferraù

 

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