Tortorici (Me): iniziano i festeggiamenti per il patrono San Sebastiano

L’antico detto dice che “l’Epifania tutte le feste si porta via”. A Tortorici, invece, gennaio è un mese di festa in occasione delle celebrazioni in onore del patrono San Sebastiano. Già dalla mattina del primo gennaio, nonostante la neve ricoprisse come una bianca coltre il centro storico, alcuni giovani hanno iniziato a suonare la grande campana del campanile della chiesa madre Santa Maria Assunta, continuando una tradizione che dura da decenni. Ogni giorno si odono i rintocchi del campanone che, perduto durante il diluvio del 1682, venne ritrovato durante una processione di San Sebastiano. All’epoca un bracciolo della vara restò impigliato nella campana sepolta nel greto del fiume Calagni. Un avvenimento che si ricorda ogni anno con la preghiera di San Sebastiano celebrata nello stesso luogo del ritrovamento.

Questa sera appuntamento con la fiaccolata detta “a’ bula”. Già intorno alle 17.00 del pomeriggio i ragazzi si assiepano dietro alle cancellate della chiesa madre per ricevere i mazzetti di “bula” (inflorescenze dell’ampelodesmo) che verranno accesi  nel corso della caratteristica fiaccolata che si snoda lungo le vie del paese. La partenza del corteo è prevista per le 18.00 e si concluderà in piazza duomo con il tradizionale quanto suggestivo salto sul fuoco.

Domani, poi, al termine della messa delle 11.00 celebrata nella centrale chiesa di San Nicolò, dopo la benedizione di Sant’Antonio Abate, si snoderà lungo le vie principali del paese la processione degli alberi di alloro fino alla chiesa madre. Qui l’arciprete li benedirà uno per uno e poi gli alberi e i ramoscelli verranno portati a casa o lasciati ad abbellire le cancellate e le strade di Tortorici.

Maria Chiara Ferraù