Catania: il bilancio delle attività di Polizia per il 2014

Come ogni fine anno, per la Polizia è tempo di bilanci. I dati dell’attività di prevenzione e contrasto poste in essere dalla polizia di Stato nel territorio di Catania e provincia fanno registrare una crescita complessiva del prodotto sicurezza.

Tutte le articolazioni della Polizia hanno contribuito a questo positivo risultato: la Questura con le sue diramazioni periferiche, la Polizia stradale, Postale e delle comunicazioni, la polizia di Frontiera, la POlfer e gli uffici specialistici quali Scientifica, Reparto Prevenzione Crimine e il reparto Mobile. I dati dimostrano una concreta e sostanziale diminuzione dei reati rispetto all’anno precedente. In particolare le rapine sono scese da 487 a 397, gli scippi da 436 a 394 e i furti d’auto sono calati sensibilmente da 2.162 a 1.887.

Al di là dei numeri, il 2014 verrà ricordato per alcuni aspetti peculiari che hanno particolarmente distinto l’attività della Questura di Catania. Quello trascorso, infatti, è stato l’anno della task force per i controlli agli esercizi di ristorazione e ai paninari che ha creato una nuova dimensione nella concezione della legalità, raggiungendo quelle zone grigie dove le violazioni delle norme, anche di rilevante gravità, erano sopravvissute passando quasi inosservate.

Il 2014 è stato anche l’anno dei controlli specializzati in centro storico. Un vero e proprio dispositivo di sicurezza ad hoc per fronteggiare la nuova e inusuale sfida che la movida catanese ha posto alla Polizia di Stato per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in quell’area. Ed ecco scendere in campo la squadra cinofili che ha schierato i cani antidroga, la squadra a cavallo e le pattuglie automontate della Questura che hanno determinato la serenità delle serate dei nottambuli catanesei.

E, ancora, in quest’anno è nato il modello trinacria, una sinergia tra Questura, Reparto Prevenzione Crimine della Polizia, Carabinieri, guardia di finanza e polizia locale per una più efficace azione di prevenzione dei reati e di contrasto alla criminalità organizzata che ha fatto registrare eccellenti risultati.

Grande impegno nell’accoglienza dei migranti in occasione dei 40 sbarchi avvenuti nel porto di Catania che hanno visto in prima linea gli uomini e le donne della Polizia di Stato che hanno accolto le migliaia di persone, tra cui moltissimi minori, giunti sul suolo italiano. Allo sforzo umanitario si è coniugata un’efficienza organizzativa che ha permesso in ogni occasione la corretta gestione dei flussi migratori.

Infine, da ricordare come nel 2014 sono stati presenti sulle strade ben 11.364 pattuglie. Nello stesso periodo sono stati effettuati oltre 11.000 interventi degli equipaggi con una media mensile di 10.500 chiamate al 113. È questo il vero significato dello slogan che l’amministrazione della Polizia di Stato ha promosso per il 2014: “esserci sempre”.

Da evidenziare, inoltre, rispetto al 2013, l’incremento delle attività di contrasto ai reati contro il patrimonio e, in particolare, i furti, attestandosi il dato a ben 214 arresti, rispetto ai 177 complessivamente registrati nel 2013. Proficua anche l’attività di repressione della criminalità organizzata che ha fatto registrare ben 181 arresti per associazione a delinquere semplice e 93 per associazione a delinquere di stampo mafioso, rispettivamente il 69% e il 60% in più rispetto all’anno precedente e un totale di 259 denunce per gli stessi reati, contro i 213 del 2014. Significativa la lotta allo spaccio e al traffico di droga, con oltre 4.900 Kg di sostanze stupefacenti sequestrate, tra le quali spiccano oltre 4.800 Kg di marijuana e 6 Kg tra cocaina ed eroina. Arrestate complessivamente 226 persone per reati in materia di droga, alle quali se ne aggiungono 81 denunciate in stato di libertà. Rispetto al 2013, si evidenzia un significativo incremento delle persone denunciate a piede libero per usura che risultano essere 21. Il dato positivo è certamente frutto dell’avvicinamento degli organi inquirenti e della polizia di Stato alle categorie imprenditoriali nonché dell’importantissima funzione di raccordo svolta dalle associazioni antiracket.

Per quanto riguarda, invece, le operazioni di Polizia giudiziaria concluse dalla squadra mobile nel 2014 ricordiamo a gennaio l’arresto di quattro persone per una serie di furti sui generis ai danni di distributori automatici di carburante nel territorio di Enna; altri due arresti per rapine ad una banca; l’operazione Colomba con l’arresto di 41 persone per associazione a delinquere; l’operazione Tessa, 4 arresti per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; 18 arresti di egiziani per associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A Febbraio gli agenti hanno arresto un pregiudicato accusato di aver messo a segno sette rapine ai danni di istituti bancari; un altro arresto eseguito per 8 rapine aggravate, l’operazione Money Lender che ha portato all’arresto di una famiglia per associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione.

A Marzo è stato arrestato un commerciante pregiudicato per detenzione di marijuana; arrestati anche 4 extracomunitari responsabili di trasporto di droga e poi ancora due arresti per agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti; l’operazione Markeb El Kebir che ha portato all’arresto di 9 egiziani ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; l’arresto di un pregiudicato per droga.

Ad aprile 2013 si ricorda l’arresto di un uomo per aver ucciso la moglie, l’operazione Binario morto con l’arresto di 26 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. A maggio, poi due extracomunitari sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione, omicidio plurimo e naufragio; l’operazione Sunset con l’arresto di tre persone per traffico di droga.

A giugno agenti di polizia hanno arrestato due albanesi per trasporto di droga e due uomini per scippo ai danni di una anziana.

A luglio due extracomunitari sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; l’operazione Fort Apache ha portato all’arresto di 39 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga; l’operazione Ghost ha portato all’arresto di 33 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, arrestati due uomini per trasporto di droga.

Il mese di agosto è stato caratterizzato da un arresto per scippo ai danni di turisti e due arresti per droga. Il mese di settembre, invece, da tre arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A Ottobre i poliziotti hanno arrestato il latitante Sebastiano Brunno, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi che deve scontare la pena dell’ergastolo per associazione per delinquere ed omicidio. Altri tre arresti per detenzione e porto illegale di armi da fuoco sempre ad ottobre, mese in cui è stata portata a termine l’operazione Garden con l’arresto di 12 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, altri arresti per droga, un arresto per omicidio aggravato volontario e un altro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A novembre l’operazione Waterfront che ha portato all’arresto di 18 persone appartenenti ad un’organizzazione criminale ramificata e dedita al furto di semirimorchi; un fermo per rapina aggravata ai danni di un’anziana, l’arresto di una ivoriana per tratta di esseri umani e l’operazione Tokhla con 9 persone fermate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per aver procurato 17 decessi.

Nel 2014 sono stati rilasciati 12.158 passaporti, 734 licenze di porto d’armi, 7 licenze di collezione armi e 313 licenze per esercizi commerciali. Numerosi i controlli di polizia amministrativa in attività commerciali, in particolare nel settore dei giochi e delle scommesse.

Essenziale è stata anche l’attività di prevenzione e repressione condotta dai commissariati cittadini e fondamentale quella dei commissariati distaccati di Acireale, Adrano e Caltagirone. Da sottolineare il grande impegno sostenuto dal commissariato di Acireale e qui vanno ricordato gli innumerevoli e continui servizi di ordine pubblico legati a manifestazioni di vario genere.

Anche nel 2014 è stata particolarmente delicata la gestione dell’ordine pubblico. La crisi economica nazionale è stata particolarmente sentita nella provincia di Catania dove sono presenti numerose crisi occupazionali, da cui deriva un fortissimo stato di disagio sociale. Da ricordare il 23 marzo del 2014 quando quattro tifosi catanesi e quattro napoletani sono stati denunciati per l’aggressione al pullman della squadra della Juventus mentre transitava in direzione dello stadio prima dell’inizio dell’incontro di calcio e il recente episodio in occasione dell’incontro di calcio Catania-Bologna.

Importanti anche i numeri della polizia stradale che ha impiegato ben 3.577 pattuglie contro le 3.418 impiegate nel 2013. Ritirate 513 patenti di guida e 617 carte di circolazione, decurtati 9.461 punti dalle patenti di guida e sequestrati 1.329 veicoli. Elevate 11.586 infrazioni durante le attività di controllo per il mancato uso del casco protettivo, il mancato uso delle cinture di sicurezza, mancanza di copertura assicurativa e per la circolazione nella corsia d’emergenza. Denunciati 49 conducenti per guida in stato di ebbrezza alcolica, 3 per la guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Rispetto al 2013 si è registrato l’abbattimento degli incidenti stradali con esito mortale ed un sensibile decremento sia degli incidenti con feriti che con danni a cose.

Il 2014 ha visto un forte impegno della polizia postale e delle comunicazioni Sicili orientale con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Sono state portate a termini operazioni antipedofilia di livello internazionale quali Nightbook e eDonkey 2000. Ottimo il bilancio sul fronte della repressione con gli incontri con gli studenti di 98 istituti tra scuole medie e superiori. A Catania si è svolto l’evento conclusivo del progetto DIcam coordinato da Save the children sull’abuso on line con la presentazione del volume Fuori dalla rete: procedure operative per la gestione dei casi.

La polizia di frontiera ha assicurato le attività di competenza in tutti i settori nei quali si articola e, in particolare, l’attività di polizia giudiziaria che si è concretizzata in indagini, in qualche caso di lunga durata, mirate a contrastare fenomeni delinquenziali connessi alla realtà portuale ed aeroportuale; l’attività repressiva, i servizi di frontiera e di ausilio per casistiche di espulsione a mezzo.

 

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