Delitto Loris, il movente nella psiche della madre?

Perché Panarello avrebbe ucciso il figlio Andrea Loris? È questa la domanda a cui non hanno trovato risposta le indagini avviate dopo il ritrovamento del cadavere del bambino. Il Gip ha convalidato la custodia cautelare per la donna che rimane nel carcere di Catania. Se tutto sarebbe chiaro nella ricostruzione del crimine e gli investigatori non avrebbero dubbi sul fatto che ad uccidere Loris sia stata la madre, poco chiaro è il movente.

Il magistrato non ha risposte alla domanda essenziale: perché Veronica Panarello avrebbe ucciso il figlio? Il movente andrebbe cercato, su suggerimento del Gip, nella condizione psichiatrica della donna, la sua salute mentale andrebbe esplorata per trovare una spiegazione all’orrendo crimine.

Ma se il movente va cercato nel profilo psichiatrico di Veronica Panarello, ciò significa che la donna non potrà essere giudicata come una qualsiasi presunta assassina perché va sottoposta la sua salute mentale ad una indagine e il percorso della giustizia, in questo caso, potrebbe subire una pausa. La svolta sarebbe in un’ammissione di colpa da parte della donna che continua invece a proclamare la sua innocenza in modo disperato. Ma chi la ascolta non cambia opinione alla luce delle telecamere che, più di testimonianza, la condannerebbero quale assassina del figlio. Ma è proprio l’ostinazione della donna a proclamarsi innocente a sollecitare una verifica del suo stato mentale. La negazione potrebbe provare l’incapacità di intendere di Veronica Panarello.

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