Tortorici (Me): operazione “Terreni in comune”, i 30 indagati

La truffa era architettata bene. Si setacciava il territorio per cercare terreni idonei per ottenere contributi economici. Così poi, tramite una autocertificazione, si facevano le richieste di contributi all’Agea. Qualcosa in questo meccanismo si inceppa, però, l’autunno di tre anni fa quando alla caserma dei carabinieri si presenta il sindaco di Tortorici (Messina), Carmelo Rizzo Nervo (sospeso la settimana scorsa).

Il primo cittadino voleva utilizzare alcuni terreni di proprietà comunale per avviare progetti agricoli anche accedendo a contributi. Però il consulente nominato per catalogare i terreni di proprietà comunale, gli aveva portato una relazione in cui alcune particelle catastali risultavano già di proprietà di alcuni cittadini che non ne erano di fatto i proprietari.

I dati ottenuti dai carabinieri della stazione messinese di Tortorici si incrociano con quelli della guardia di finanza di Capo d’Orlando dove i dirigenti Salvatore Musumeci e Gianluca Falasca aprono filoni relativi al funzionamento di alcuni centri di assistenza agricola che operano e prolificano nell’area nebroidea. Così dopo qualche mese i telefoni della Unsic, patronato che fa riferimento a Sebastiano Armeli, veterinario, consigliere comunale da molto tempo prima di maggioranza e poi di opposizione, finiscono sotto controllo. Ieri l’operazione Terreni in comune che porta all’arresto di due persone (Sebastiano Armeli e la cognata) e ad esecuzione di misura nei confronti della moglie, del fratello e di una ex dipendente di Tortorici.

Le intercettazioni disegnano il quadro di come funzionano le cose. Il CAA, che dovrebbe soltanto limitarsi ad un disbrigo pratiche dietro pagamento di una piccola quota associativa, finisce per essere il centro intorno a cui Armeli, la moglie, il fratello e la cognata, setacciano il territorio alla ricerca di terreni che non abbiano proprietari, che siano di demanio o i cui proprietari non abbiano fatto richiesta di contributi all’Agea. Tramite una semplice autocertificazione, tali terreni diventano in tal modo aree appetibili per accedere ai contributi economici.

Trenta le persone indagate per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico. Si tratta di: Daniela Armeli, Giuseppe Bontempo Scavo, Nello Danielel Bontempo Scavo, Lucio Attilio Crascì, Maria Tindara Cantali, Maria Catalano Puma, Laura, Loredana, Silvio, Nina, Sebastiano e Valentina Costanzo Zammataro, Sebastiano Foraci, Massimo Pruiti, Salvatore Riolo, Salvatore e Sebastiano Salupo, Sebastiano Montagno Bozzone, Sebastiano Destro Mignino, Sebastiana Iuculano, Sarina Maria Destro, Sebastiana Calà Scarcione, Vincenzo Galati Giordano, Maria Destro Mignino, Salvatore e Salvuccio Conti Mica, Rita Galati Massaro e Rita Musarra Pizzo, tutti di Tortorici. Fra gli indagati anche il commercialista di Capo d’Orlando, Calogero Miragliotta e Antonino e Domenico Strangio di Bovalino.

I primi interrogatori domani mattina al tribunale di Patti alla presenza degli avvocati Carmelo Occhiuto del foro di Patti e Teresa Strangio del foro di Locri.

Maria Chiara Ferraù

http://www.ecodisicilia.com/2014/12/01/tortorici-me-truffe-allacea-particolari-delloperazione-terreni-comune/

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