Tortorici (Me): truffe all’Agea, i particolari dell’operazione “Terreni in comune”

E’ stata denominata “Terreni in comune” l’operazione condotta questa mattina dalla guardia di finanza e dai carabinieri e che ha portato all’arresto di due persone e all’emissione di altri tre provvedimenti nei confronti di cittadini di Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina.

Le manette sono scattate ai polsi di Sebastiano Armeli, veterinario e consigliere comunale di minoranza; Antonia Strangio, la cognata dell’uomo. Per la moglie di Armeli, Natalina Strangio, è stato disposto l’obbligo di dimora, così come per Giuseppe Armeli, fratello di Sebastiano. Obbligo di presentazione alla caserma per la 23enne Mariella Marino Gammazza.

Per molti anni un intero nucleo familiare aveva messo in piedi una truffa ai danni dell’Unione Europea per un milione e 400 mila euro, di cui 800 mila sarebbero stati intascati dagli ideatori del sistema. Le domande di sussidio venivano presentate su particelle catastali qualsiasi di terreni in Sicilia, Calabria Campania con la speranza che nessuno avrebbe controllato. E invece se n’era accorto il sindaco Carmelo Rizzo Nervo

Nel 2011 il primo cittadino aveva presentato una denuncia perché si era reso conto che alcuni terreni di proprietà comunale risultavano, sulla carta, coltivati e per tali terreni c’erano all’Agea istanze per il percepimento di erogazioni pubbliche.

In tre anni di indagine, è stato possibile risalire ad un centro di assistenza agricola, una sorta di patronato, chiamato Unisc e con sede in via Garibaldi a Tortorici. Rappresentante unico ed amministratore del centro di assistenza era Antonia Strangio, 40 anni. La struttura di fatto faceva capo al cognato Sebastiano Armeli, 47 anni, veterinario e consigliere comunale del gruppo Tortorici III millennio. Per i due sono stati disposti gli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e falso ideologico.

Altre trenta persone risultano indagate per truffa e hanno percepito indebitamente parte dei contributi.

Maria Chiara Ferraù

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