Floresta (Me): il Parco dei Nebrodi “sfrattato”

Floresta è sicura. Restare a far parte del Parco dei Nebrodi non è positivo. Troppi vincoli e pochissime prospettive di sviluppo del territorio. Una proposta dell’amministrazione, guidata dal sindaco Sebastiano Marzullo, che ha visto il parere unanime del consiglio comunale.

Lo scorso 2 ottobre la deliberazione del consiglio espresse la volontà di recedere dal rapporto con l’Ente parco. Adesso ulteriori iniziative per dare concreta attuazione a questa volontà. Sindaco, giunta e consiglio sono convinti della giustezza delle decisioni assunte e si dicono pronti ad intraprendere ogni possibile ulteriore azione, per suggellare definitivamente il distacco dal Parco.

Il 18 novembre scorso Marzullo ha formalizzato con una nota, la richiesta di rilascio dei locali di proprietà del comune, concessi in comodato d’uso con relativi servizi, per le attività del Parco nel territorio di Floresta. Sollecitata anche la rimozione della cartellonistica del Parco presente nel territorio comunale. L’eventuale inadempienza, sottolinea la nota, comporterà l’intervento del Comune che provvederà a rimuovere direttamente la segnaletica.

Sono in molti a Floresta a ritenere che l’Ente Parco dei Nebrodi, più che assolvere alle funzioni previste dallo statuto, venga considerato uno strumento di gestione politica, le cui effettive finalità sono ben lontane da quelle statutarie. Secondo gli amministratori di Floresta, infatti, le poche iniziative a carattere istituzionale dell’Ente, in parte datate ed effettuate dalle precedenti gestioni, sarebbero di dubbia efficacia per lo sviluppo del territorio.

Maria Chiara Ferraù

 

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