Aggredì capotreno, arrestato uno dei due romeni

Si è chiuso il cerchio attorno ad uno dei romeni che lo scorso 13 novembre ha aggredito con un’arma da taglio un capotreno a bordo di un partito da Messina e diretto a Milazzo. I due sprovvisti di biglietto non hanno voluto fornire le proprie generalità al capotreno e lo hanno poi aggredito per sottrarsi ai controlli. Riccardo Caristi, 41enne messinese è rimasto ferito alla spalla, ma fortunatamente è fuori pericolo.

I due sconosciuti, subito dopo l’aggressione, avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Spadafora, erano scesi dal treno dandosi poi alla fuga a piedi in quel centro. Il capotreno, che è anche segretario provinciale del sindacato autonomo di base delle ferrovie di Messina, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Milazzo dove si trova tutt’ora ricoverato in prognosi riservata per una ferita da taglio che ha interessato un polmone con conseguente versamento pleurico.

I carabinieri, giunti immediatamente alla stazione di Spadafora, hanno avviato le indagini che oggi hanno portato all’arresto di Stefan Lacatus, 24enne romeno già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora. Nonostante la rapidità dei carabinieri nell’individuare le generalità dell’autore dell’efferata aggressione, non era stato possibile fermarlo fisicamente. L’aggressore, insieme all’amico che nella vicenda ha solo avuto un ruolo secondario, è solito aggirarsi nell’ambiente ferroviario di tutta la provincia di Messina.

Questa mattina il giovane è stato notato a bordo di un treno in transito a Taormina e con grande tempismo e professionalità ha deciso di chiamare la polizia ferroviaria. Gli agenti della Polfer sono intervenuti immediatamente e nonostante Lacatus fosse sprovvisto di documenti, sono riusciti ad identificarlo compiutamente. Una volta contattati i carabinieri di Spadafora, si è accertato che il fermato corrispondeva all’aggressore del capotreno di Spadafora. I carabinieri, giunti in loco per accertamenti, hanno sottoposto il Lacatus a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma da taglio.

Al termine delle formalità di rito i militari dell’Arma hanno condotto Lacatus al carcere di Messina Gazzi dove l’uomo si trova a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

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