Palermo: operazione “Zefiro”, i particolari

Diciotto persone in manette. Il mandamento cittadino mafioso di Brancaccio di Palermo nel mirino delle forze dell’ordine. Si è conclusa all’alba di oggi l’operazione della polizia denominata Zefiro, la natura prosecuzione dell’operazione del 29 novembre 2011 denominata Araba fenice condotta dagli agenti della squadra mobile di Palermo. Fra gli arrestati Natale Bruno, erede naturale di Cesare Lupo, arrestato nel 2011.

Le indagini, coordinate dalla locale procura della repubblica, Dda di Palermo, hanno accertato come le leve dell’economia mafiosa nella zona orientale cittadina siano quelle tradizionali legate allo spaccio degli stupefacenti e alle attività estorsive, fossero azionate proprio da Bruno. Gli arrestati si giovavano anche delle necessarie compiacenze e coperture logistiche assicurate da un uomo fidato di Bruno.

Nel 2012 quattro malviventi campani, stabilmente, associati, soggiornarono a Palermo e misero a segno diversi furti ai danni di istituti di credito.

I quattro malviventi, poi fermati dalla polizia, utilizzando congegni e dispositivi meccanici artigianalmente applicati all’interno e all’esterno degli sportelli bancari di cassa continua, riuscirono ad impossessarsi della cassetta impiegata dai correntisti per conferire i valori presso lo sportello bancario di pertinenza. Accanto a questi elementi di “modernità”, sono stati rintracciati profili riconducibili alla più tradizionale ortodossia mafiosa, quali il traffico di stupefacenti e la raccolta fondi per il sostentamento delle famiglie dei carcerati, fondi che Bruno stesso si vantava di non aver mai eroso per interessi privati.

L’arrestato, capo del mandamento, si lamentava anche della quasi totale scomparsa del codice etico dell’uomo d’onore che non censura più l’adulterio, ad esempio. Bruno, secondo quanto appurato dagli agenti nel corso dell’indagine, è stato protagonista di alcuni episodi criminali che lo hanno portato ad esigere il pizzo a diverse attività commerciali della zona.

I nomi degli arrestati:

Cristian Balistreri, 22 anni; Giuseppe Bruno, 43 anni; Natale Bruno, 47 anni; Patrizio Catanzaro, 35 anni; Maurizio Costa, 49 anni; Santo Cozzuto, 54 anni; Claudio Crocilla’, 48 anni; Giuseppe Cusimano, 41 anni; Vincenzo Di Piazza, 48 anni; Giuseppe Furitano, 44 anni; Mario Iannitello, 54 anni; Pietro La Verdena, 22 anni; Vincenzo Montescudo, 60 anni; Filiberto Palermo, 38 anni; Francesco Paolo Valdese, 31 anni; Massimiliano Voi, 39 anni; Antonio Zucchini, 42 anni; Egidio Zucchini, 38 anni. Aarrestato anche Filiberto Palermo, cantante neo melodico, conosciuto con il nome d’arte di Gianni Clemente.

Maria Chiara Ferraù

 

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