Catania: operazione Waterfront, 20 arresti – LE FOTO

Per i furti utilizzavano sempre lo stesso modus operandi. Tra marzo e novembre del 2013 avevano a messo diversi furti. Prima reperivano trattori stradali a cui agganciavano i semirimorchi che erano stati appena scaricati dalle navi giunte al porto di Catania. Approfittavano del momento in cui il dipendente della compagnia di trasporti era impegnato nella trazione di un altro semirimorchio della stessa compagnia.

Questa mattina gli agenti della polizia di Stato di Catania hanno arrestato 20 persone nell’ambito dell’operazione denominata Waterfront. Le manette sono scattate ai polsi di: Lorenzo Giuffrida, 44 anni; Pietro Nicotra, 36 anni; Arturo La Ferrera, 72 anni; Mario Carmelo Rapisarda, 41 anni; Alfio Pietro Adriano, 37 anni; Francesco CAstiglione, 30 anni; Rocco Ferrara, 36 anni, già detenuto per altra causa; Sebastiano Naceto, 48 anni, anche lui già detenuto per altra causa; Antonino Castorina, 48 anni; Antonino Gulisano, 43 anni; Domenico Calogero, 43 anni; Carlo Mauri, 46 anni; Francesco Scalia, 42 anni; Giuseppe Nunzio Pulvirenti, 45 anni (per lui sono stati disposti i domiciliari); Angelo Rau, 52 anni, anche per lui i domiciliari; Consolato Salvatore Coppola, 46 anni e Salvatore Santangelo, 48 anni.

Tutti gli arrestati sono pregiudicati e dovranno rispondere, a vario titolo, di molteplici reati di furto di merce del valore di svariate centinaia di migliaia di euro, nonché di un episodio di rapina con sequestro di persona, di più condotte di ricettazione e di simulazione di reato.

Le indagini erano state avviate nei primi mesi del 2013 a seguito della presentazione di più denunce per alcuni episodi di furto di semirimorchi carichi di merce, per lo più prodotti alimentari surgelati, perpetrati all’interno dell’area portuale di Catania.

Gli autori dei reati sono stati individuati dagli agenti della squadra antirapine. L’indagine si è avvalsa delle utenze telefoniche utilizzate dagli arrestati che agganciavano i ponti radio dell’area portuale di Catania.

Dalle indagini è emerso che Pietro Nicotra e Lorenzo Giuffrida erano gli ideatori della gran parte delle azioni delittuose, tutte caratterizzate da uno stesso schema esecutivo. Ogni semirimorchio sottratto conteneva ingenti quantitativi di merce, per lo più generi alimentari, del valore di circa 100 mila euro.

Infine, l’attività investigativa ha consentito di appurare che nella fase successiva al furto dei semirimorchi, gli indagati riuscivano ad assicurarsi adeguati canali per la ricettazione della merce. Tre destinatari della misura restrittiva si sono resi irreperibili e sono ancora ricercati.

Maria Chiara Ferraù

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