Catania: falsi b&B erano case del sesso

Cinque persone denunciate e cinque appartamenti posti sotto sequestro. Si è conclusa così un’operazione dei carabinieri di piazza Dante a Catania che hanno scoperto alcuni lussuosi appartamentini adibiti per la prostituzione.

In particolare, i numerosi controlli delle ultime due settimane hanno portato alla luce alcune pseudo strutture ricettive che di fatto camuffavano dei giri di ragazze perlopiù sudamericane e tutte provenienti dalla Spagna.

I carabinieri hanno controllato una ventina di case di tolleranza e ne hanno sequestrate cinque in via Ventimiglia Alta, via Luigi Capuana, Via Penninello e via Bambino. Denunciate cinque persone tra proprietari ed affittuari che avevano riutilizzato gli appartamenti alle spalle degli ignari proprietari degli immobili.

Denunciati la dominicana T.R.M., 28 anni che aveva messo un giro di prostituzioni di connazionali in via Ventimiglia; P.G., 54enne mascalese, il catanese S.C., 58 anni e infine M.F. e P.G., 48 e 28 anni, entrambi siracusani che, oltre alla casa di via Penninello gestivano anche un B&B in via Salvatore Paola dove facevano convergere le donnine quando l’altra casa era “piena”.

Le cifre del giro d’affari consentivano ai gestori rilevanti introiti. Le donne che si prostituivano pagavano ogni settimana consistenti cifre per il noleggio delle alcove. A seconda del posto e del periodo e anche del numero di ragazze si guadagnavano dai 1.500 ai 4.000 euro al mese.

Infine, nel vecchio quartiere di San Berillo, nel cadente centro storico, è stata denunciata una straniera di 60 anni, M.N., che, in barba al sequestro dell’immobile di via della Rocchetta, dal lontano 2000, aveva forzato la porta d’accesso rompendo i sigilli per appropriarsi del locale dove ricevere, per pochi euro, qualche anziano cliente.

Maria Chiara Ferraù