Patti: rubano le offerte al santuario del Tindari, arrestati

È proprio il caso di dirlo: non c’è più religione. Due ladri si sono impossessati delle offerte votive al santuario del Tindari, nella frazione di Patti, centro in provincia di Messina.

Al santuario del Tindari dedicato alla Madonna nera migliaia di fedeli effettuano numerose donazioni in denaro che vengono poste nelle cassettine di raccolta delle offerte dislocate in vari punti all’interno del luogo di culto. Proprio queste cassettine sono state prese di mira dai catanesi Mario Piacenti e Ferdinando Di Mauro, rispettivamente 50 e 58 anni, entrambi con vari precedenti di polizia.

A segnalare la presenza dei due arrestati erano stati numerosi fedeli che li avevano notati già alle prime ore del mattino. Sono iniziati quindi i quotidiani servizi di appiattamento da parte dei militari dell’aliquota operativa del Norm di Patti. I due sospettati sono stati notati questa mattina mentre arrivavano al santuario e mentre uno dei due fungeva da palo il secondo, con l’ausilio di un particolare arpionino a molla o di nastro biadesivo applicato ad un metro metallico estraeva il denaro per poi allontanarsi a bordo di un’automobile.

I due sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri che hanno proceduto ad una perquisizione personale e veicolare. A bordo dell’auto sono stati trovati, nascosti sotto il tappetino di guida, circa 600 euro in contanti e nel cofano posteriore gli attrezzi particolari utilizzati per i furti: un arpionino a molla, del nastro biadesivo e due strumenti metallici piegati appositamente per far aderire al meglio il nastro.

I due sono stati arrestati e dovranno rispondere di furto aggravato in flagranza in concorso. Su disposizione dell’Autorità giudiziaria gli arrestati sono stati condotti nei locali della compagnia carabinieri di Patti per le formalità di rito in attesa del giudizio con rito direttissimo al tribunale di Patti.

Maria Chiara Ferraù