Raccuja (Me): il ricordo dell’appuntato Giorgio Scifo

Moriva 45 anni fa l’appuntato dei Carabinieri, Giorgio Scifo. Sabato 4 ottobre, l’Arma dei carabinieri, nel bicentenario della sua fondazione, ha voluto ricordare l’uomo con una cerimonia a Raccuja (Messina) dove il militare è stato sepolto.

Alla cerimonia hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Stefano Spagnol; il comandante della compagnia di carabinieri di Patti, capitano Lorenzo Buschittari, il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Antonio Di Fidio; rappresentanti dell’associazione nazionale carabinieri; il sindaco di Raccuja, Cono Salpietro Damiano; l’amministrazione comunale, la comunità e i familiari di Scifo.

L’appuntato Scifo, nato a Modica il 26 maggio del 1925, giovanissimo si arruolò nell’Arma e ha prestato servizio a Raccuja nel 1954. Qui conobbe Aurelia Torrenova che divenne sua moglie il 10 dicembre del 1955 e da cui ebbe tre figli: Giuseppe, Carmela e Filippo. Nel 1969 ha poi comandato la stazione dei carabinieri di Breganze in provincia di Vicenza. In quel centro, il 19 settembre del 1969 venne a sapere che lo squilibrato Giovanni Lievore si aggirava per le campagne con un fucile sparando all’impazzata, dopo aver già ferito il padre. Così l’appuntato ha affrontato l’uomo ma è stato ferito mortalmente, riuscendo però a risparmiare la vita ad altre persone.

Per questo sacrificio venne insignito con la medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “comandante interinale di una stazione carabinieri, essendo stato informato che un giovane si aggirava, sparando, nella campagna circostante, affrontava da solo, con alto senso del dovere ed ammirevole coraggio, lo squilibrato che già aveva ferito il proprio padre, e veniva, a sua volta, colpito a morte. Col suo generoso sacrificio suscitava la commossa ammirazione dei cittadini. Breganze (Vi), 19 settembre 1969”.

Il sindaco di Raccuja, Cono Salpietro Damiano, a conclusione della cerimonia, a nome dell’amministrazione comunale ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri, presente a Raccuja con gli alti gradi della gerarchia, “per aver onorato la memoria dell’eroe Giorgio Scifo, concittadino acquisito, di cui quest’anno ricorrono 45 anni dalla morte”.

Inoltre, il primo cittadino ha consegnato alla vedova signora Aurelia Terranova una targa per ricordare, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, affettuosamente l’appuntato Scifo, esprimere apprezzamento per il generoso sacrificio del militare ed esprimere vicinanza alla moglie e ai familiari.

 

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