Trasporti: disagi e disservizi, i pendolari scrivono al ministro Lupi

Treni che si fermano in galleria per più di un’ora e non viene spiegata la ragione. I cellulari non prendono. Nessuna comunicazione dal personale. Viaggiatori lasciati in balìa di se stessi. Impegni di lavoro che slittano improrogabilmente. Accade questo quando si viaggia sui treni in Sicilia. L’ultimo episodio è di qualche giorno fa quando il treno regionale verso Messina proveniente da Palermo, si è fermato in galleria per non si sa quale motivo e i viaggiatori sono arrivati con più di 80 minuti di ritardo. Disagi e disservizi che ora sono stati posti all’attenzione del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, in una lettera del Comitato pendolari siciliano.

I fatti si sono verificati mercoledì 10 settembre sul treno regionale delle 19.10 partito da Catania all’orario previsto. Dopo aver superato la stazione di Acireale il convoglio è rimasto fermo nella galleria prima della stazione di Guardia Mangano-Santa Venerina, per otlre 70 minuti. Si sarebbe verificato un problema ad un segnale luminoso relativo alla circolazione ferroviaria. Non c’era connessione telefonica né privata né aziendale. Il capotreno è dovuto infatti scendere e percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi ed uscire dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa.

L’altro episodio riferito al ministro risale allo scorso lunedì 22 settembre quando il treno regionale partito da Palermo alle 6.08 del Mattina, direzione Messina, è stato fermo prima per 15 minuti a causa di un problema allo scambio, poi è ripartito utilizzando un binario diverso da quello della marcia ordinaria. Subito dopo, il treno si è fermato in galleria e qui è rimasto fermo 60 minuti. Anche questa volta nella galleria non c’era nessuna connessione telefonica né privata né aziendale e anche questa volta il capotreno è dovuto scendere e percorrere a piedi un tratto di strada ferrata.

“Tenuto conto che non desideriamo creare nessun allarmismo tra la gente che viaggia ed a maggior ragione tra i pendolari, tuttavia ritengo doveroso – scrive Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari Siciliani Ciufer – visti i fatti su esposti, chiederLe di intervenire sul gestore della rete per i dovuti chiarimenti su quanto è accaduto in Sicilia”.

Maria Chiara Ferraù

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