Operazione “Red carpet”, 4 arresti

Quattro persone arrestate e 30 quintali di rame sequestrati. Sono questi i numeri dell’operazione Red carpet condotta dai carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta, coordinati dalla locale procura della Repubblica e dalla procura della Repubblica di Messina. Sgominata una banda che gestiva un mercato di contrabbando di rame rubato. Sequestrate anche due aziende di compravendita di materiali ferrosi del messinese, un autoarticolato utilizzato per il trasporto dell’oro rosso rubato e diversa documentazione utile al successivo sviluppo delle indagini.

Il rame veniva rubato e poi rivenduto dopo una prima fase di stoccaggio dalle aziende Messina Metalli e Metal rottami spa in tutto il territorio nazionale per la successiva fusione e reintroduzione nel mercato legale. Dalle indagini è emerso che la Messina metalli, ora Fratelli Di Blasi ecofeme, gestita dai fratelli Antonio, Alberto e Luciano Di Blasi, tutti e tre arrestati, acquistato il materiale di provenienza furtiva, lo conferiva alla ditta Metal rottami srl di Venetic Marina facente capo alla quarta arrestata nell’operazione, Lucia Spadaro.

Da qui il rame, grazie alla collaborazione della ditta di trasporti Schepis, veniva trasportato prevalentemente presso la Ecoacciai spa con sede a Pontedera in Toscana in provincia di Pisa. Lo scorso 27 agosto i militari dell’Arma hanno deciso di pedinare uno di quei camion che, carico fino all’inverosimile di cavi di rame, è partito dalla Messina metalli di via Don Blasco. Giunto all’ingresso della metal rottami di Venetico ha scaricato le matasse di rame che, a distanza di qualche ora, sono state caricate, unitamente ad un altro consistente quantitativo di rame, su un rimorchio della Schepis trasporti e ricoperte con un telone. A quel punto, mentre i carabinieri continuavano a filmare le operazioni, la motrice con il prezioso carico ha lasciato la ditta dirigendosi verso il porto di Messina dove è stata imbarcata sul traghetto per Salerno. Il mezzo pesante si è diretto verso nord raggiungendo la ditta Ecoacciai spa di Pontedera. Qui è scattato il blitz dei carabinieri che hanno sequestrato circa 30 mila chili di cavi di rame riconducibili alla linea elettrica per un valore complessivo di duecento mila euro.

La procura di Messina, a seguito delle indagini, ha richiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Di Blasi e di Lucia Spadaro. Sequestrate oggi anche le aree, i capannoni e le attrezzature poste all’interno delle due ditte di Messina, mentre hanno perquisito la sede della Ecoacciai di Pontedera. Gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio del rame. Dopo gli accertamenti di rito i quattro sono stati condotti nel carcere di Messina dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

 

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