Prestigioso riconoscimento per il comandante della stazione dei carabinieri di Tortorici, il maresciallo Filippo Battaglia. Insieme ad altri 24 colleghi di tutto il territorio italiano ha ricevuto a Roma, in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, una onorificenza al merito quale miglior comandante di stazione dell’anno.
“In un territorio caratterizzato dalla pervasiva presenza di alcune tra le più pericolose cosche mafiose del messinese e da un diffuso clima di omertà, sorretto da grande capacità gestionale, elevatissima motivazione al servizio, – si legge nella motivazione del premio – il maresciallo Battaglia ha evidenziato un’azione di comando particolarmente serena ed equilibrata. Tali doti hanno contribuito a elevare il rendimento della stazione, in una realtà contraddistinta da diffuso disagio sociale ed elevato indice di criminalità e ad accrescere considerevolmente, nonostante la strenua resistenza delle organizzazioni criminali locali, la stima e la fiducia dei cittadini nell’istituzione”.
Il maresciallo Battaglia, originario di Cefalù, nato a Messina 44 anni fa, sposato e con tre figli, si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1988. Dopo diversi anni come vice brigadiere a Platì e Careri (Rc), è passato al nucleo operativo del comando provinciale di Palermo. Dal 1998 al 2004 ha retto la stazione di San Salvatore di Fitalia e dal 2004 è alla guida della stazione di Tortorici. Qui si è distinto per le sue doti professionali e militari. Diverse le operazioni condotte con successo e numerose le persone consegnate alla giustizia. Nel corso di questi ultimi 10 anni il maresciallo Battaglia ha saputo conquistare la fiducia e la stima degli oricensi, divenendo un punto di riferimento quotidiano. Non è la prima volta che Battaglia riceve riconoscimenti per il suo lavoro. Nel 2011 e nel 2014 ha ricevuto un encomio semplice dal comandante della legione Sicilia per brillanti operazioni di servizio. Lo scorso 5 giugno, quando a Roma ha ricevuto l’importante onorificenza, da lontano seguiva le operazioni dei suoi uomini e degli altri colleghi del comando provinciale che hanno assicurato alla giustizia 22 persone dedite allo spaccio della droga nel territorio dei Nebrodi. Un giorno emozionante, quello della premiazione, a cui è seguito un altro momento di gioia e festa: la Santa Messa celebrata al Vaticano dal Santo padre, Papa Francesco I.
Maria Chiara Ferraù