Palermo: operazione “Fiume” della Dia, decine di arresti

Diciassette provvedimenti cautelari e undici arresti. Si è conclusa così la vasta operazione antimafia condotta a Palermo dalla Dia. Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsioni.

Fra gli arrestati Guido Spina, 40 anni che, dagli arresti domiciliari, avrebbe fatto da reggente alla famiglia dello Zen. Sarebbe stato lui a dirigere l’organizzazione mafiosa essenzialmente dedita al traffico di droga e alla commissione di estorsioni, sia nei confronti di esercizi commerciali che ai danni degli abitanti dei padiglioni dello Zen, nonché ad aver provveduto al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti. Nel tempo, Spina “ha assunto una sensibile caratura criminale nello specifico settore degli stupefacenti tanto che la sua villa, sita allo Zen, dotata di sistemi di sicurezza sofisticati, era diventata il supermercato della droga per la vendita al dettaglio e all’ingrosso.

 “Chiedevano cinque euro a settimana alle diverse attività commerciali per marcare il territorio, segnalare la loro presenza nel quartiere”. E’ quanto afferma Vittorio Teresi, procuratore aggiunto di Palermo, durante la conferenza stampa dell’operazione Fiume, l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha portato all’arresto di 17 persone tra cui Guido Spina, ritenuto il referente e il cassiere di Cosa nostra tra i padiglioni del quartiere Zen di Palermo.

 

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