Atto intimidatorio nei confronti del sindaco del centro messinese di Cesarò. Ignoti hanno incendiato la macchina del primo cittadino. Solidarietà al sindaco dal mondo politico e dalle associazioni.
“I nemici di Turi Calì sono i miei nemici”, così il deputato regionale del Nuovo centro destra, Nino Germanà, esprime solidarietà al sindaco cui “per una chiara intimidazione indirizzata contro la sua politica amministrativa votata all’onestà e contrassegnata dall’impegno antimalaffare, è stata bruciata l’automobile”.
“Mi sento di poter esprimere la mia vicinanza all’amico Turi anche a nome del Ncd”, così Vincenzo Garofalo commenta la notizia dell’atto intimidatorio subito dal primo cittadino del centro in provincia di Messina. “Sono solidale al sindaco Calì – conclude Garofalo – che voglio sappia che mi trova idealmente al suo fianco in questo momento più che mai.”
Solidarietà a Calì è stata espressa anche da Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi e coordinatore di Federparchi Sicilia. “l’atto intimidatorio di incendiare l’auto al primo cittadino di una delle città più importanti dei Nebrodi – dichiara – sono sicuro non riuscirà a fermare l’azione di sviluppo e rispetto della legalità iniziata dall’amministrazione comunale di Cesarò. In questa coraggiosa attività il sindaco di Cesarò, così come tutti gli altri sindaci del Parco dei Nebrodi, troveranno accanto a loro l’ente Parco”.